Il tour “verde” del centrosinistra di Gallarate parte da Moriggia e dal progetto del palazzetto
Civiche e Pd toccherano i punti interessati da progetti ad alto impatto. Prima tappa: l'area del futuro palazzetto dello sport
Dopo via Curtatone le opposizioni di Gallarate avevano capito una cosa: l’azione in consiglio comunale non basta, se è vero che molti erano ancora ignari del progetto della nuova scuola che ha spinto l’amministrazione a sacrificare un bosco.
E quindi? «Le iniziative non possono più passare in consiglio, ma fuori, tra i cittadini», dicevano un mese fa o giù di lì. E quindi via al tour nei quartieri annunciato settimana scorsa da Pd, Città è Vita, Lista Silvestrini (annuncia adesione anche Europa Verde).
Non un incontro per quartiere, va precisato, perché la “mappa” delle diverse tappe segue una logica diversa: si va dove ci siano progetti che avranno un impatto sul quartiere o sulla città intera.
Si parte sabato 19 ottobre, al mattino, da uno stand a Moriggia, che qui significa una cosa: il progetto del nuovo palazzetto dello sport.
«Un’opera di 7 milioni di euro che viene fatta al limite del bosco, sull’area di due campi da calcio» dice Giovanni Pignataro. «Un’area che presenta una serie di criticità. Prima tra tutte l’assenza di qualunque studio viabilistico», che preoccupa perché si trova in fondo a una traversa senza uscita.
In attesa del progetto completo
«Non siamo contrari in assoluto al palazzetto dello sport – premette Pignataro – ma è una localizzazione che incide nuovamente su aree verdi della città. Poi c’è l’aspetto finanziario, con ben 6 milioni di euro coperti da mutui che peseranno in futuro».
Ci sono ancora alcuni passaggi per arrivare alla fase operativa. «Questa settimana il progetto dovrà essere esaminato dalla Commissione Paesaggio, che – sono sicuro – non dimenticherà le considerazioni sul “genius loci” evocate nel parere sul murales di via De Albertis» dice con sarcasmo riferendosi al “caso” dei murales del Gadda-Rosselli. «Io ero convinto che lì si sia applicato un rigore eccessivo, ma sono curioso di vedere se verrà applicato lo stesso rigore su questo progetto».
Le prossime tappe?
In ogni caso: il centrosinistra punta a far conoscere il progetto anche localmente, al quartiere.
E la tappa successiva? «Nella zona dell’ipotetico sottopasso sotto Crenna, quello che il sindaco dà già per esistente nel 2028/29». Poi si passerà ad altri progetti come quello della Statale 341 che incide su Sciarè e la zona tra Madonna in Campagna e Arnate (sul secondo lotto è prevista, proprio sabato mattina, l’assemblea pubblica nella vicina Samarate).
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