“Linens & Skin” di Ellie Ivanova: a Gallarate un viaggio tra memoria e tattilità
La sede della Pro Loco ospita ancora per pochi giorni la interessante mostra di cianotipia, che in un'epoca di fotografia digitale apre l'esperienza anche alla percezione con il tatto
Sono gli ultimi giorni per visitare la mostra “Linens & Skin” di Ellie Ivanova, ospitata alla sede della Pro Loco di Gallarate in vicolo del Gambero: un’esplorazione fotografica che invita i visitatori a riscoprire il legame tra il mondo sensoriale e la nostra percezione della realtà. La mostra, curata in occasione della ventesima Giornata del Contemporaneo, celebra un’arte visiva che si concentra sulla memoria e sul contatto fisico, in un’epoca sempre più dominata dal digitale.
L’artista e l’ispirazione dietro “Linens & Skin”
Ellie Ivanova, artista contemporanea, affronta temi legati alla memoria e alla tattilità, dando vita a un percorso artistico che coniuga fotografia e sensazioni tattili.
L’elemento centrale di “Linens & Skin” è il tessuto per prodotti per la casa, impiegato come metafora di un’esperienza sensoriale intima e spirituale. Ivanova si ispira a figure celebri come Ann Hamilton, Rebecca Belmore, Dadamaino e Maria Lai, tutte accomunate dall’uso artistico del tessuto, che qui diventa veicolo di significati profondi. Ivanova utilizza il medium fotografico non solo come strumento di cattura del momento, ma come mezzo per costruire e trasformare il modo in cui percepiamo il presente e ricordiamo il passato.
Le immagini in cianotipia, caratterizzate dai toni freddi e dalle sfumature bluastre, donano alle opere un’aura eterea, invitando i visitatori a soffermarsi su dettagli che evocano sensazioni tattili e profonde riflessioni.
Gli orari della mostra
Le opere di Ivanova sono visibili ancora fino a domenica alla sede della Pro Loco Gallarate, con orari dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00.
L’importanza del contatto fisico nella contemporaneità
Attraverso “Linens & Skin”, Ivanova invita il pubblico a riflettere sul significato del contatto fisico con il mondo circostante. In una realtà sempre più digitalizzata, l’artista sottolinea l’importanza delle esperienze sensoriali e tattili che formano e modellano le nostre percezioni quotidiane. La mostra diventa così un’occasione per rivalutare il ruolo dei sensi e della memoria tattile nel costruire il nostro rapporto con la realtà.
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