Per Gallarate serve un “piano del verde”
Lo dice Europa Verde, che chiede di "integrare sviluppo urbano ed equilibrio ecologico". Dopo il "caso" di via Curtatone si chiede priorità alla riduzione del consumo di suolo e rimboschimento
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Europa Verde che prende le mosse dalla vicenda del bosco di via Curtatone abbattuto (nella foto) e ragiona più ampiamente sul tema dell’ambiente e della cura del territorio
La cura del verde, il verde che cura
I cambiamenti climatici sono ormai dimostrati da innegabili evidenze scientifiche, così come i benefici del rimboschimento urbano, per contrastare le isole di calore a tutela dell’ecosistema urbano (microclima), per contrastare l’impermeabilizzazione del terreno, per migliorare la qualità dell’aria mitigando gli effetti dannosi di sostanze inquinanti e particolato (PM10 e PM2.5,) e ancora per attutire l’inquinamento acustico. Gli spazi verdi svolgono anche importanti funzioni sociali, culturali ed economica (incrementando anche il valore estetico), migliorando, in sostanza, la vivibilità della città.
Nonostante ciò il verde urbano ricopre spesso un ruolo marginale per la pubblica amministrazione. Occorre restituitigli un ruolo di primo piano nella cura e trasformazione della nostra città. Perché Gallarate possa iniziare un virtuoso percorso per un futuro sostenibile, occorre compiere scelte strategiche che pongano al centro dello strumento urbanistico un vero e proprio “piano del verde” capace di integrare sviluppo urbano e equilibrio ecologico. È quanto mai urgente un’approfondita analisi del residuo patrimonio verde della città e lo studio di una strategia per poter incrementare tale superficie, considerando gli aspetti di biodiversità, l’indice di boscosità, la fruibilità degli spazi verdi da parte degli abitanti (anche realizzando piccoli parchi urbani di quartiere, facilmente raggiungibili).
Altro passaggio fondamentale sarà individuare criticità che rendono maggiormente vulnerabile la nostra città (mai più un caso come quello di via Curtatone, che perde un bosco urbano per costruire un istituto scolastico inutile adiacente a fonti d’inquinamento acustico e atmosferico). Altro obiettivo necessario per una città pensata per chi ci vive e quello di rispettare l’identità dei luoghi, il senso di appartenenza delle persone promuovendo la partecipazione, mantenere un senso di continuità col passato, ma con uno sguardo alle future generazioni. Per intraprendere questa strada occorre capire, innanzi tutto, che il poco verde urbano presente in città è prezioso e non va sprecato, al contrario occorre incrementarlo attraverso un piano di decementificazione e utilizzando lo strumento della rigenerazione (quella vera) là dove occorre edificare. Le scelte politiche dovrebbero favorire la creazione di una rete di relazioni tra figure professionali che ponga l’attenzione sulla dimensione ecologica della città, dove la ricerca della sostenibilità venga trattata come RISORSA imprescindibile per il BENESSERE di tutta la comunità.
Tutto ciò permette di capire perché la scelta, di questa amministrazione, di abbattere il bosco di via Curtatone, sia stata scellerata, perché ha portato alla distruzione dell’ultimo bosco urbano rimasto in città, irrispettosa dei cittadini, poiché non li ha consultati nelle scelte, nonostante le prescrizioni del bando lo esigevano prima di fare il progetto. Infine è dannosa per i bambini di Gallarate che saranno costretti a frequentare una scuola incastonata tra ferrovia e autostrada, frastornati dal rumore e condannati a respirare aria malsana…
Filiberto Zago e Camilla Colombo
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