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Rumore di Malpensa, Arpa precisa: “C’è un miglioramento, non considerate l’impatto di un singolo volo”

L'Agenzia Regionale Protezione Ambiente, che ha monitorato la fase di sperimentazione delle nuove rotte di decollo, precisa alcuni elementi, su una vicenda che sta suscitando forti reazioni soprattutto nella zona a Nord-Ovest dell'aeroporto

Malpensa generica 2019

“Occorre chiarezza. Sui dati presentati nei giorni scorsi dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Lombardia al tavolo tecnico sulle nuove rotte di decollo di Malpensa, serve infatti precisare alcuni punti inequivocabili” si legge in una nota della Direzione Tecnica Controlli e Prevenzione Rischio Antropico di Arpa Lombardia.

“La normativa nazionale sull’inquinamento acustico stabilisce per ogni tipo di sorgente acustica, rigorose modalità di misura e valutazione dei livelli di rumore, fissandone i relativi limiti. Consideriamo il Livello di Valutazione del rumore Aeroportuale (LVA), indicatore rappresentativo del rumore aeroportuale stesso. Esso si ottiene da appositi calcoli che mettono in rapporto tutti i singoli picchi di rumore spalmati in un determinato periodo di riferimento a partire dal livello sonoro di ogni sorvolo (SEL). Perciò non è il singolo livello sonoro di ogni sorvolo l’indicatore corretto da considerare per valutare l’effetto complessivo del rumore aeroportuale nella sperimentazione di nuove rotte”.

“Lo studio di ARPA, inviato a tutti i Comuni che fanno parte della Commissione Aeroportuale, ha mostrato che la sperimentazione delle nuove SID ( Standard Instrument Departure), iniziata il 18 aprile e conclusasi alla fine di settembre, ha portato ad un miglioramento. Infatti, il numero di persone esposte a livelli di rumore aeroportuale di 60 dBA (Decibel)  (valore che, secondo quanto prevede il D.M. 31 ottobre 1997,  al di fuori delle aree di rispetto dell’intorno aeroportuale, non può essere superato) e persino a livelli di 55 dBA è nettamente diminuito: si tratta di un totale di circa tremila e seicento persone. Anche all’interno di Golasecca lo studio ha mostrato cambiamenti favorevoli per una parte della popolazione”, continua la nota, citando il Comune dove è più forte la contestazione delle nuove rotte.

Alla prossima riunione della Commissione prevista per fine novembre i membri della commissione stessa voteranno se ritornare alle rotte oggetto di sperimentazione, attualmente sospese da Enac. Si precisa infine che ai sensi dell’art. 5 del D.M. 31 ottobre 1997 integrato dall’art. 8 comma 5 del D.M. 20 maggio 1999, hanno diritto a partecipare ai lavori della Commissione Aeroportuale i rappresentanti questi organi: Regione, Provincia, Comuni dell’intorno aeroportuale (ovvero l’area circostante l’aeroporto in corrispondenza della quale l’indicatore LVA assume valori superiori a 60 dB(A), ARPA, Ente Nazionale di Assistenza al Volo,  Vettori Aerei, Società di Gestione, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica”.

La precisazione fa riferimento alla polemica, rinnovata di recente, sulla assenza dei rappresentanti di Golasecca: “La sperimentazione quindi è stata decisa dalla Commissione Aeroportuale, della quale Golasecca non fa parte, perché non è comune dell’intorno aeroportuale. Golasecca, interessata dagli effetti della sperimentazione, è stata più volte ammessa come uditore da Enac”

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 28 Ottobre 2024
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