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Scontro sul sottopasso di Crenna. “Cassani non lo farà ma impegna la città a farlo?”

L'opposizione ha scoperto che l'opera non avrà finanziamento dalla Regione, il sindaco difende la scelta e dice che si farà nel 2028/29. Giovanni Pignataro critico: "Impegnerà il suo successore a spendere 10 milioni per sbancare la collina di Crenna?"

Sottopasso crenna

«Di certo il sottopasso non si farà mentre il sindaco è Andrea Cassani. Intanto compare ancora nelle linee programmatiche da qui al 2026».
Così Giovanni Pignataro, del Pd cittadino, replica al sindaco di Gallarate, che ha assicurato che il sottopasso della ferrovia a Crenna si farà. Nel 2028/2029, ma si farà, perché è nei piani di Rfi.

Il sindaco è intervenuto su Varesenews e anche con un video sui suoi social. E da quell’intervento parte Pignataro: «I filmati e l’articolo confermano quel che abbiamo detto: il sottopasso di certo non si farà sotto l’amministrazione Cassani, che si chiuderà nel 2027» (la scadenza naturale sarebbe nell’autunno 2026, ma è molto probabile che si voterà in primavera ’27). 

«Il sindaco dovrebbe leggersi per bene le Linee programmatiche che si voteranno entro un mese: in quel documento è ancora citato il sottopasso come programma della sua amministrazione» continua Pignataro.

D’altra parte è pur vero che Rfi/Fs mantiene la previsione… «Probabilmente non si farà anche nel 2028» è convinto Pignataro. E a questo punto Cassani dovrebbe spiegarci chi metterà i soldi, considerando che costa quasi dieci milioni e che mancheranno i fondi di Regione: Cassani sta impegnando il suo successore di centrodestra a spendere milioni di euro per un sottopasso che sbancherebbe la collina e intaserebbe il traffico a Crenna bassa? Ha forse notizie di un suo terzo mandato da sindaco, che oggi non sarebbe possibile visto che c’è il limite di due mandati?».

La polemica riapre il dibattito sul progetto

Di certo il passo indietro rispetto ai fondi regionali sta ora riaccendendo il dibattito sull’opera, che l’amministrazione ritiene strategica e che invece viene contestata dalle opposizioni, per i costi e per l’impatto locale, che preoccupa anche una parte dei cittadini residenti nella zona di Via Galvani e via Valle Nuova a  Crenna bassa (preoccupa perché sposterebbe i flussi di traffico esistenti, ma si teme anche che generi nuovo traffico di attraversamento).

Da questo punto di vista le opposizioni – che hanno annunciato un loro tour per segnalare le opere più impattanti – hanno colto un’occasione e la polemica con il sindaco contribuisce ad animare il dibattito già oggi.

«Basta dire balle ai cittadini di Gallarate. E soprattutto basta dirle con la sicurerà di chi ritiene di avere la verrà in tasca» contrattacca Pignataro. «A questo punto inseriremo nel nostro tour anche Crenna: visto che non sarà sotto l’amministrazione Cassani, vuol dire che già alle elezioni 2027 la scelta sarà tra chi vuole impegnare milioni per sbancare la collina e chi invece vuole togliere quell’opera». 

Pubblicato il 10 Ottobre 2024
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