Truffe agli anziani, la Polizia Locale di Busto Arsizio gioca d’anticipo con una campagna per prevenirle
Al via da novembre un progetto che mette al centro la potenziale vittima con una serie di incontri pubblici, banchetti informativi, strumenti digitali per riconoscere i truffatori e i loro sistemi
Di fronte ad una criminalità sempre più spietata e sempre più organizzata nell’ambito delle truffe agli anziani le armi della Polizia Locale sono spesso spuntate. L’unica vera azione di contrasto che possono mettere in campo gli uomini e le donne del comando di via Molino è la prevenzione.
Con questo intento il comandante dei ghisa bustocchi Stefano Lanna ha deciso di promuovere un progetto in materia di prevenzione e contrasto alle truffe ai danni della popolazione anziana denominato “lo non ci casco!’, che ha ottenuto un finanziamento da Regione Lombardia.
Il progetto si pone l’obiettivo primario di dotare gli anziani e i parenti più prossimi degli strumenti di conoscenza per evitare di essere vittime di un reato spesso non denunciato per la vergogna di essere stati truffati e per la paura di far emergere le proprie insicurezze.
«Il progetto che abbiamo messo in campo pone la vittima al centro, si propone anche di consolidare in capo alla Polizia Locale il ruolo fondamentale di polizia di prossimità. Si tratta di un reato odioso che continua a crescere nei numeri e a moltiplicarsi nelle modalità in cui viene messo a segno. Le stesse organizzazioni di malviventi che le eseguono sono sempre più complesse. Il danno più grande spesso è il trauma che rimane nelle vittime» – ha spiegato Lanna.
Quello delle truffe agli anziani è un fenomeno criminoso che torna prepotentemente e ciclicamente sulle pagine di cronaca: nonostante le tecniche siano ormai già da tempo consolidate e gli stratagemmi utilizzati siano sempre gli stessi, purtroppo tali reati sono sempre più in aumento, basti pensare a quella dei finti tecnici di luce, gas, energia, i fantomatici nipoti fermati dalla Polizia o che hanno subito un incidente stradale, finti poliziotti o carabinieri e, soprattutto nello scorso periodo emergenziale, i finti sanitari dell’ASL che effettuavano i tamponi a domicilio. Per tale motivo è necessario continuare a diffondere la cultura della prevenzione, facendo squadra con diverse realtà del territorio.
Parteciperanno al progetto soggetti privati specializzati, associazioni di carabinieri, polizia e Guardia di Finanza in pensione. Le associazioni delle forze dell’ordine in pensione saranno impegnate sia all’interno delle proprie strutture sia sul territorio per potenziare la sicurezza e la protezione, con un focus speciale sugli anziani. Gli obiettivi principali del progetto includono la prevenzione, tramite incontri con la cittadinanza, la diffusione di informazioni sul sito del Comune di Busto Arsizio e gazebo informativi sul territorio; la protezione, migliorando il controllo territoriale grazie alla Polizia Locale e a forme di cittadinanza attiva, come il Controllo del Vicinato; e il supporto, con l’attivazione di uno Sportello Digitale per le segnalazioni e di un servizio di consulenza tecnica e giuridica per gli anziani.
Il progetto vede coinvolti partner locali come la Polizia Locale, ERA Security Consulting and Training, con sede a Busto Arsizio, e varie associazioni di ex membri delle forze dell’ordine: FOXPOL di Pieve Emanuele, A.N.P.S., A.N.C. e A.N.F.I. di Busto Arsizio, oltre all’Associazione Controllo del Vicinato, attiva con 15 gruppi in città.
Il sindaco Emanuele Antonelli, nel corso della presentazione, ha rivelato un episodio che lo ha riguardato personalmente non più di qualche giorno fa: «Siamo circondati da tentativi di truffa. L’altra sera mi è capitato di parlare con una persona anziana che inviava soldi ad una famiglia che voleva scappare dal Libano partendo da un sms. Informare serve, tanti anziani si sono salvati grazie a queste iniziative informative».
L’assessore alla Sicurezza Matteo Sabba: «Chiedo alla stampa di dare risalto a queste iniziative perché sono fondamentali. Giusto andare quartiere per quartiere a parlare con i cittadini anziani e più fragili».
Le attività previste sono molteplici. Ci saranno quattro incontri formativi/informativi rivolti alla cittadinanza, gestiti da ufficiali e agenti di Polizia Locale e da esperti, che saranno effettuati in modalità attiva con presentazione di video con casi concreti; sarà anche l’occasione per percepire il livello di consapevolezza della cittadinanza rispetto al fenomeno, alla sua consistenza, al disvalore sociale ed alle conseguenze che comporta.
Si svolgeranno:
– 7 novembre ore 15:30 Oratorio Paolo VI; quartiere BEATA GIULIANA
– 13 novembre ore 15:30 Oratorio Santi Apostoli; in Piazza Don Paolo Cairoli civ. 2,
Quartiere S. APOSTOLI
– 15 novembre ore 15:30 Centro Anziani; via Cairate civ. 21, Quartiere S.ANNA
– 19 novembre ore 15:30 Oratorio di Borsano, piazza Don Antonio Gallarini 2/a, Quartiere di BORSANO.
Martedì 17 dicembre in Sala Tramogge alle ore 17.00 si svolgerà la conferenza finale con la presentazione di cortometraggi a tema che, attraverso la presentazione di modalità tipiche con le quali vengono più diffusamente condotte le truffe, forniranno alla cittadinanza strumenti che consentano di riconoscere il fenomeno e, nel caso, gestire la situazione. I cortometraggi promuoveranno anche il messaggio della necessità della denuncia per aiutare altri cittadini affinché non caschino nel raggiro.
Ci saranno, inoltre, gazebo informativi durante i mercati settimanali di piazzale Bersaglieri a cura della Polizia Locale e dei volontari di ANPS / ANC / ANFI dalle 09.00 alle 12.00: giovedi 21 novembre – sabato 23 novembre – giovedi’ 28 novembre – sabato 30 novembre – giovedi 5 dicembre – sabato 7 dicembre.
Prevista, infine, la distribuzione di brochure informative e l’attivazione di uno sportello digitale finalizzato alla segnalazione di truffe o di tentativi di truffa attraverso l’attivazione di indirizzo mail dedicato sportellotruffe@comune.bustoarsizio.va.it
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