“Un territorio che resiste”: il fronte No-Tangenziale di Abbiategrasso in corteo sabato
Il fronte dei contrari alla nuova superstrada, parte della "Vigevano-Malpensa", è animato da comitati e associazioni, ma è sostenuto anche da Parco del Ticino e Parco Agricolo Sud Milano
Sabato 12 ottobre torna a manifestare, per le vie dell’Abbiatense, il variegato fronte che si oppone alla tangenziale di Abbiategrasso, parte del progetto chiamato (un po’ pomposamente) Vigevano-Malpensa.
“Un territorio che resiste. Coltiviamo paesaggio, sradichiamo cemento” è lo slogan che accompagna la manifestazione, organizzata dal comitato No tang, con il sostegno di Parco del Ticino e Parco Sud Milano, che – al pari della Città Metropolitana – si sono opposti nel tempo al progetto della nuova strada a scorrimento veloce in una delle zone più produttive dell’agricoltura italiana.
La manifestazione prevede il concentramento del corteo in via Donatori di sangue ad Albairate e si spingerà fino ad Abbiategrasso.
“Manifestiamo – scrivono gli organizzatori – per gridare il rispetto per la Terra, l’Aria, l’Acqua e i beni comuni sempre più aggrediti e resi fragili dalla crisi climatica. Vogliamo salvaguardare il nostro territorio, ricompreso nei due Parchi del Ticino e Agricolo Sud Milano, per lasciare ai nostri figli un futuro migliore. Tutti gli Enti, associazioni e in particolare cittadine/i sono liberi di poter rivendicare le proprie istanze nelle strade e nelle piazze dell’Abbiatense-Magentino”.
“Il Rapporto Ispra 2023 certifica che la cementificazione in Italia continua ad accelerare, arrivando alla velocità di 2,4 metri quadrati al secondo. Nell’ultimo anno rilevato (2022) le nuove coperture artificiali hanno riguardato altri 76,8 km2, il 10,2% in più del 2021. Si tratta, in media, di più di 21 ettari al giorno, il valore più elevato degli ultimi undici anni. Tra le regioni la Lombardia detiene il primato italiano di consumo di suolo (12,16%). Con il 32% di suolo consumato la Provincia di Milano (Città Metropolitana) si conferma al terzo posto in Italia dopo le provincie di Monza-Brianza (41%) e Napoli (35%). Dal punto di vista dell’uso del suolo, i cambiamenti avvenuti tra il 2021 e il 2022 a livello nazionale hanno interessato soprattutto le aree agricole, con particolare riferimento ai seminativi, dove si sono concentrate oltre il 40% delle artificializzazioni (2.975 ettari)”.
Il disegno della locandina della manifestazione, opera di Andrea PellicaniComitato e associazioni, con i due Parchi, denunciano i costi economici del progetto (lievitati da 200 a 400 milioni di euro), l’erosione di suolo fertile, la ferita al paesaggio della campagna abbiatense, che è da mezzo millennio una delle aree più produttive, grazie a canali, rogge e marcite.
“Questa manifestazione è partecipata anche da Enti ed Associazioni di altri territori limitrofi che vivono situazioni simili alla nostra. Questo ci fa sentire ancora più forti e solidali nel perseguire i ‘nostri comuni obiettivi’. Non siamo soli. E’ importate sapere che oltre i nostri confini le modalità di realizzare grandi opere e consumare suolo agricolo sono purtroppo le stesse”.
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