Al “chiostrino” della Studi Patri una mattina per conoscere il Monumento ai Caduti di Gallarate
E non solo: si parlerà anche delle ricerche dell'abate Giani sulla Civiltà di Golasecca e verrà presentato il nuovo sito. Un appuntamento per conoscere meglio città e territorio
Sarà una mattinata molto intensa, quella di sabato 29 novembre al “chiostrino” della Studi Patri di Gallarate, in via Borgo Antico. Tre diversi momenti promossi in corrispondenza con due anniversari.
Alle 10 si inizierà con la conferenza “Il monumento ai Caduti di Gallarate 1924-2024”, nel centenario dell’inaugurazione del memoriale che svetta in piazza Risorgimento. «Occasione per un approfondimento storico che passi da un adeguato inquadramento» dice il presidente della Studi Patri Massimo Palazzi. «Esamineremo le caratteristiche di questo monumento che tutti vedono uscendo dalla città e che oggi è quasi una “porta” della città, poco oltre la storica porta elvetica che immetteva nel borgo», corrispondente all’attuale via San Francesco, verso piazza Garibaldi.
Saranno proposte anche «fotografie e altri materiali d’archivio, anche inediti, che raccontano la genesi e la giornata inaugurale», spiega l’architetto Matteo Scaltritti, che coordinerà i lavori di questa sessione.
Il nuovo sito della Studi Patri
Seguirà alle 11.45 un momento radicato non nel passato ma nel presente: «La presentazione del nuovo sito della Studi Patri, moderno e in costante aggiornamento, che contiene anche l’elenco di tutte le Rassegne stampate con gli indici completi» continua Palazzi. «Sarà presentato da Federico Sozzi, studente universitario e progettista del sito: per noi è anche un modo di coltivare quel volontariato culturale che è vocazione della Studi Patri».
La celebrazione dei duecento anni dell’opera “La battaglia del Ticino”
Ultima sezione della giornata: «Nella Sala preistorica, dove sono conservate le spoglie dell’abate Giovanni Battista Giani, celebreremo la sua memoria a duecento anni dalla pubblicazione, nel 1824, della sua opera “La battaglia del Ticino”». L’abate e archeologo pubblicò quell’opera riportando le sue ricerche a Golasecca, dove credeva di aver individuato i resti della battaglia del Ticino del 2018 tra Annibale e l’esercito romano.
Era un errore, ma quelle ricerche svelarono l’esistenza di resti archeologici di quella che sarebbe stata a lungo denominata Civiltà di Golasecca, correttamente interpretata, quarant’anni dopo, da Gabriel de Mortillet. «Un errore che si rivela fondamentale», la definisce Palazzi.
Per l’occasione «faremo una esposizione di copie originali di “La battaglia del Ticino”, oltre a una edizione critica dei Commentari di Giulio Cesare, fornita dall’avvocato Giuliano Conconi»
Appuntamento dunque dalle ore 10 alla sede della Società Gallaratese per gli Studi Patri in via Borgo Antico 4 a Gallarate.
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