Contro i capannoni a Tornavento “andiamo avanti con la petizione”
L'associazione Viva Via Gaggio vuole rilanciare la mobilitazione per fermare il progetto sull'area oggi a verde, in uno dei punti più prestigiosi della valle del Ticino. E critica il "greenwashing"
«Le immagini del rendering del progetto che qualcuno vorrebbe realizzare nel “campagnone di Tornavento” sono un grande esempio di cosa sia il greenwashing. Pennellate finte di verde, erba sui tetti, fiori finti, nessun camion… Ecco, solo gli amministratori di Lonate Pozzolo possono credere alla bontà e alla veridicità di quel progetto e sostenerlo».
Lo dice l’associazione Viva Via Gaggio, che da un decennio e più è schierata in difesa dell’area di brughiera attraversata dalla celebre strada bianca del Gaggio, divenuta (anche grazie all’associazione) un luogo del cuore per tante persone del territorio intorno a Malpensa.
Area naturalistica e di valorizzazione della storia locale, oggi via Gaggio rischia di diventare un confine per l’enorme polo logistico, proposto per l’insediamento sui prati e i campi che stanno tra la via e il vicino paese di Tornavento.
Il render pubblicato oggi da Varesenews ha riacceso il dibattito: «Una finzione ambientale che serve solo per mascherare consumo di suolo, colate di cemento e asfalto, perdita di biodiversità e soprattutto la snaturalizzazione della frazione di Tornavento» dicono quelli di Viva Via Gaggio.
«I benefici promessi, in termini di posti di lavoro [il settore della logistica è uno dei settori ad alto tasso di sfruttamento] e di miglioramento della qualità della vita della frazione di Tornavento sono delle semplici boutade e finte ricostruzioni buone solo per qualche “boccalone nostrano” . Per quanto ci riguarda, siamo pronti a percorrere qualsiasi strada istituzionale e amministrativa per fermare questo scempio. Lo abbiamo fatto – tra un silenzio assordante della società civile lonatese – nei confronti del Master Plan 2035 e lo faremo anche per questa ipotesi».
Capannoni a Tornavento, parte una raccolta di firme per fermarli
Viva Via Gaggio è già stata promotrice della petizione aperta un mese fa per contrastare il progetto (vedi qui). «Sono già state raccolte oltre 2500 firme e continueremo a perseguire la tutela e la salvaguardia della frazione di Tornavento, della sua natura e del suo paesaggio».
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