Gli svizzeri “campioni” di uso del treno, in media 68 viaggi all’anno a persona
In media ogni cittadino della Confederazione fa il doppio degli spostamenti in treno rispetto a chiunque altro in Europa. E il dato è in crescita di oltre il 10%. Frutto di un sistema con treni frequenti, tariffe flessibili e alta affidabilità
Sessantotto volte l’anno: tanti sono i viaggi in treno che, in media, ogni cittadino svizzero effettua durante l’anno.
Grazie a questo dato – e al numero di km percorsi in media – la Svizzera resta di gran lunga campionessa europea dei viaggi in treno. Lo indica oggi il Servizio d’informazione per i trasporti pubblici svizzero (Litra), riferendosi ai dati del 2023.
L’anno scorso, gli svizzeri hanno percorso a testa in media 2466 passeggeri-chilometro (unità di misura della “produttività” dei treni) e hanno utilizzato questo mezzo di trasporto 68 volte. Nell’arco dell’intero anno, i passeggeri-chilometro sono aumentati del 13,2% e i viaggi dell’11,5%.
Gli svizzeri utilizzano così la ferrovia oltre il 50% in più rispetto al paese che si colloca al secondo posto, sia in termini di chilometri a persona che di frequenza.
Dopo la Svizzera i principali paesi “della ferrovia” sono l’Austria al secondo posto, la Francia al terzo, poi la Svezia, la Germania, i Paesi Bassi, la Danimarca e il Lussemburgo. Al contrario il treno è quasi inesistente in Grecia e viene utilizzato pochissimo in paesi come Croazia, Bulgaria, Estonia, Lituania e Romania.
Lo studio si basa sui dati in particolare di Eurostat che comprende i 25 Paesi dell’Ue con reti ferroviarie (esclusi Malta e Cipro), oltre a Gran Bretagna, Norvegia e Svizzera.
Su scala mondiale, un altro studio aveva mostrato che il Giappone è l’unico Paese a rivaleggiare con la Svizzera in termini di popolarità dei viaggi in treno.
Un risultato che è merito dei punti di forza del sistema svizzero: una rete molto capillare – grazie a Ferrovie Federali e moltissime linee locali, come la Lugano-Ponte Tresa o la “Centovallina” nel Canton Ticino – treni cadenziati su tutte le linee, una puntualità che consente di sfruttare al meglio le “corrispondenze” nelle stazioni di cambio treno, una politica tariffaria molto flessibile per incentivare l’uso per ogni categoria di viaggiatore.
Nuovi tram-treno per la Ferrovia Lugano Ponte Tresa, destinata ad essere integrata nella futura rete tranviaria luganeseDa non dmenticare poi l’estensione progressiva dei servizi transfrontalieri con gli Stati vicini, come il TiLo tra Ticino e Lombardia (che si punta a potenziare) e il sistema tra Ginevra e l’area subiurbana limitrofa che comprende Comuni francesi.
Frontalieri e turisti: i treni Tilo nel 2023 hanno trasportato 69mila persone ogni giorno
Infine: investimenti continui per potenziare la rete, come l’introduzione del sistema Alptransit per velocizzare i collegamenti tra Svizzera tedesca, Vallese, Ticino e la vicina Italia: infrastrutture usate dai treni veloci ma che hanno consentito anche di aumentare l’offerta locale (come il collegamento Sottoceneri e Sopraceneri grazie al nuovo tunnel in Ticino).
È grazie a questi investimenti che il sistema convince sempre più i cittadini svizzeri: nell’arco dell’intero anno, i passeggeri-chilometro sono aumentati del 13,2% e i viaggi dell’11,5%.
E in cifre assolute, in Svizzera, il traffico ha superato l’anno scorso del 2,5% il record del 2019 (pre-Covid), con 22,3 miliardi di passeggeri-chilometro.
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