In consiglio a Gallarate il bilancio 2025 e ancora il tema dell’ospedale
La prossima seduta è fissata per mercoledì 27 novembre. Con le scelte nell'uso delle risorse e una nuova mozione "no privato" delle opposizioni sul destino degli stabili del Sant'Antonio Abate
Mercoledì 27 novembre torna a riunirsi il consiglio comunale di Gallarate. Con due passaggi significativi, per motivi diversi: da un lato la presentazione del bilancio di previsione 2025 (che politicamente è la sintesi della azione dell’intera amministrazione e delle scelte della maggioranza), dall’altro con un nuovo atto legato al destino dell’ospedale, per iniziativa della maggioranza.
Nella sala consiliare del Broletto nuovo (largo Camussi) prima ci saranno come sempre le comunicazioni e le interrogazioni a risposta immediata, poi l’esame e voto della seconda variazione di bilancio dell’anno, per passare poi appunto al bilancio di previsione 2025.
La variazione di bilancio di fine anno
La variazione è relativamente limitata, spiega l’assessore al bilancio Corrado Canziani.
«Non abbiamo ritoccato nulla sul settore del sociale. Sono aumentati gli importi delle attività di sostegno nelle scuole, da 900mila euro a 1.045.000. Così come c’è un aumento dello stanziamento per la Protezione Civile da 15 a 25mila euro. Infine per manutenzione strade e marciapiedi aggiungiamo 50mila euro». Infine c’è un passaggio più tecnico con l’anticipo della richiesta dei mutui per il recupero di palazzo Minoletti e per il futuro palazzetto dello sport (anche se poi i mutui diventano reali solo con avvio lavori).
Oltre alla Variazione poi ci sarà la prima presentazione del bilancio di previsione 2025. Sul bilancio si faranno due diverse commissioni nei primi giorni di dicembre per poi arrivare all’approvazione del previsionale prima di Natale. «Ci riusciamo anche quest’anno e non è da tutti».
La mozione “no privato” sull’ospedale di Gallarate
Al quinto punto dell’ordine del giorno infine c’è l’atto sull’ospedale: si tratta di una nuova mozione (presa di posizione del consiglio) proposta dalle opposizioni.
Dopo che la precedente proposta è finita in nulla (per quanto votata anche da un pezzo di Forza Italia), la nuova mozione impegna ” il Sindaco e la Giunta comunale a richiedere ad Arexpo e Regione Lombardia che nel futuro accordo di programma relativo al destino del sedime dell’attuale ospedale Sant’Antonio Abate siano preservate quante più funzioni sanitarie territoriali ed essenziali pubbliche possibili […] destinando a tali funzioni oltre ad altri anche l’attuale padiglione Trotti-Maino”, ma chiede al sindaco anche di “escludere esplicitamente” l’insediamento “di strutture cliniche private o convenzionate che rappresenterebbe uno sfregio alla storia e alla tradizione sanitaria della città”.
È un passaggio che viene proposto per sollecitare la maggioranza dopo la polemica innescata settimana scorsa dal consigliere di FdI Imbriglio: per le opposizioni era la prova di una prospettiva di trasformazione dei padiglioni in strutture private, mentre per Fratelli d’Italia si è trattato di una «strumentalizzazione» di un ragionamento ampio.
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