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Pagella Pro Patria: troppa fatica per fare goal, ci pensa Alcibiade su punizione

Pro Patria Virtus Verona 1-1. I tigrotti rimediato a uno svantaggio a sorpresa con un goal da calcio da fermo del difensore. La squadra tiene il pallino di un gioco troppo sterile per vincere la partita. Serve il cinismo per sfruttare le occasioni

Pro Patria - Virtus Verona 1-1

La Pro Patria pareggia anche contro la Virtus Verona. I tigrotti prendono il possesso della partita ma vanno in svantaggio sull’unica disattenzione, tagliati in due da un lancio lungo dei veneti. La rete del pareggio arriverà subito in avvio di ripresa, con un calcio di punizione eseguito alla perfezione da Alcibiade. Al di là del bel gesto tecnico è il goal del difensore è la prova del nove, stesso numero dei pareggi della Pro Patria in campionato, che la squadra fa tanta fatica per costruire e ne fa ancora di più per trasformare in goal le palle vincenti in area di rigore.

I VOTI AI TIGROTTI

ROVIDA 6 – Superato da uno scavetto a fine primo tempo, scalda i guantoni nella ripresa quando Zarpellon ci prova dalla distanza. Interventi sicuri su tiri addomesticabili.

BASHI 6,5 – Fa valere il fisico a suon di sportellate. Fresco usa i cambi per rifare il look all’attacco, perché sa che difficilmente le punte avranno un’altra palla simile a quella a disposizione di Contini in occasione del vantaggio. Merito anche del nuovo stakanovista bustocco.

ALCIBIADE 6,5 – L’unica sbavatura è la bruciatura subita sul goal subito. Si fa perdonare con una punizione da vedere e rivedere, peccato per la nebbia che rovina la qualità dell’immagine che immortala il gesto atletico.

SASSARO 6,5 – Un difensore moderno, ma che non disegna gli interventi vecchio stile, anche se è troppo giovane per essere memore degli spot pubblicitari di improbabili partite giocate al Colosseo. Catarifrangente.

Alla Pro Patria manca la mira per superare la Virtus Verona: nono pareggio in 15 gare

SOMMA 6 – Sui suoi piedi ancora una volta un pallone che vale tre punti. Questa volta però l’esterno spreca un match-point più semplice di quello realizzato contro il Lecco. Da apprezzare comunque la continuità sulla corsia di destra, di cui ormai è diventato padrone, non solo per mancanza di sostituiti. Un po’ di riposo in più forse lo avrebbe aiutato ad arrivare all’appuntamento con il goal con più lucidità. Lo scriviamo da un po’, ma in assenza di sostituiti non si può fare molto altro.

dal 87′ TERRANI SV – Minutaggio al ribasso nelle ultime settimane. A Novembre appena 13 minuti disputati sui 270 a disposizione.

MALLAMO 5,5 – Nel palleggio tigrotto i suoi impulsi sulla mediana si notano, ma non sempre sono vincenti, quasi mai determinanti nonostante la verticalità messa a disposizione da un volenteroso Toci. Ne viene fuori una partita al minimo sindacale, almeno per quanto riguarda la qualità. E questo non basta perché la Pro Patria ha davvero bisogno di vincere.

dal 66′ NICCO 6 – Meno dinamico ma più pragmatico del compagno partito titolare. Ma non abbastanza per completare la rimonta dei tigrotti.

FERRI 6 – Arretrato di pochi metri, in mediana, gioca una partita diversa dalle ultime uscite, in cui si era fatto apprezzare per il supporto in area coi suoi inserimento. Questa volta è delegato a una partita di gamba e di lotta nel terzo centrale del campo.

PIRAN 6,5 – Come da tradizione, la Pro Patria cerca di sfondare dalle mattonelle di sua competenza. Pochi cross in una partita in cui la Virtus fa densità dietro la metà campo, diversi  i corner e i falli conquistati da buone posizioni.

MEHIC 5,5 – Mezzala o trequartista? Amer è disperso nella nebbia di Busto Arsizio, annullandosi vicendevolmente col più difensivo gemello Dino, che veste la maglia rossoblu.

dal 66′ CURATOLO 6 – Meno di un terzo di gara e una buona conclusione, che termina però solo a fil di palo.

PITOU 6 – La Pro Patria costruisce tanto ma è respinta sulla trequarti, lui non fa eccezione, anzi è proprio lo specchio della partita. Va però sottolineato che quando riesce a passare la linea si fa sentire, e mette anche sui piedi di Somma il pallone della vittoria. Peccato che questa volta, l’asse che va sinistra verso destra si inceppi sul più bello.

dal 82′ PALAZZI 6 – Bene la palla in verticale per Toci in occasione del rosso a Calabrese, meno bene il fallo che gli costa un giallo evitabile.

TOCI 6 – Tanti meriti, in primis la procurata espulsione ai danni di Calabrese. Non di soli (meritati) applausi vive un attaccante, seppur generoso e utile alla manovra: è difficile dare un voto più alto a chi proprio sembra non riuscire a vedere la porta lo specchio della porta.

LE NOCI 6 – Ricalca le orme del mister di cui fa le veci. Nel bene e nel male.

Marco Tresca
marco.cippio.tresca@gmail.com
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Pubblicato il 17 Novembre 2024
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