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Valter Bellosi, il coraggio di un imprenditore tra radici familiari e visione sociale

"La vita e l'impresa secondo Valter" (Guerini Next) di Luciano Landoni racconta la storia di un imprenditore brianzolo che unisce passione, etica e innovazione, mettendo al centro valori familiari e progetti di comunità

Valter bellosi

Ci sono ricerche che durano una vita intera. Quella di Luciano Landoni, giornalista di economia ed esperto conoscitore dell’industria del territorio, è una di queste. La narrazione dell’impresa familiare italiana è un tutt’uno con quella dell’imprenditore da cui tutto origina. Una figura intrigante che sortisce un fascino notevole e sulla quale sono state scritte moltissime pagine.
Le caratteristiche comuni a tutti gli imprenditori sono ormai codificate: la creatività, il coraggio, l’entusiasmo, la capacità di rischiare, di intuire e soddisfare bisogni latenti e inespressi nella società, la grande resistenza all’ambiguità del contesto, non sempre favorevole all’intrapresa economica, specialmente in Italia.

Leggendo il nuovo libro di Landoni, “La vita e l’impresa secondo Valter” (Guerini Next), molte di quelle caratteristiche vengono confermate dalle testimonianze di imprenditori e conoscenti che hanno incrociato Valter Bellosi sulla via del business e non solo. Tutti riconoscono a questo imprenditore due qualità: la profonda umanità che lo anima e la sua capacità di proiettarsi nel futuro.

UNA COSTELLAZIONE FAMILIARE

Figlio di un imprenditore della Brianza che produceva camere matrimoniali, Bellosi ha impresso nel suo dna un imperativo: «Fare le cose bene e con passione». Oggi è l’amministratore delegato di “Officina della casa 1946”, azienda di Cornate d’Adda che vende arredi per la casa. È una vera e propria arte che affonda le sue radici in una storia familiare che Bellosi condivide con la moglie Rossana Parma, cfo dell’azienda e a sua volta figlia di commercianti di mobili, e con i figli Andrea e Martina. Una costellazione familiare, il cui perno è il vulcanico Valter, in grado di esprimere una profonda conoscenza dei materiali, dei tessuti, delle forme, dei colori e delle tendenze in atto.

LA FIDUCIA È TUTTO

«I nostri clienti devono avere zero pensieri e fidarsi di noi» dice Bellosi. La fiducia per questo imprenditore è la condizione necessaria per stabilire una relazione d’affari, fiducia che non tradirebbe per nulla al mondo. Ed è forse questa è la ragione per cui molti suoi clienti diventano anche amici veri. Per fare impresa è fondamentale «guardare al lato luminoso di tutte le cose e fare in modo che l’ottimismo diventi realtà» dice a proposito della promessa più importante.
Ma da dove arriva tanto ottimismo? Le numerose testimonianze contenute nel libro confermano un aspetto interessante: quando si ha a che fare con Bellosi è difficile distinguere tra l’uomo e l’imprenditore. Non c’è confine tra le due figure ed è dunque quasi impossibile capire se alcune sue qualità, come la passione con cui fa ogni cosa, la forte motivazione nell’agire e il suo mettersi continuamente in gioco con gli altri, siano figlie dell’una o dell’altra. Forse sono figlie di entrambe.

FUTURO E BENE COMUNE AL CENTRO

Questo spiegherebbe la particolare sensibilità dell’imprenditore per azioni che mettono al centro il bene comune che per definizione non è privato e tantomeno pubblico. Nel libro ci sono tre progetti che rivelano la coincidenza tra l’azione di Bellosi e i valori di riferimento della comunità di appartenenza. Nel 2013 per salvare dal fallimento la società di calcio locale, esito che avrebbe lasciato per strada trecento ragazzi, Bellosi accetta di diventarne presidente: «Mi sono sentito in dovere di intervenire» dice l’imprenditore, come se quell’esito fosse direttamente collegato a una sua responsabilità. La seconda riguarda il progetto “Mosaica” una visione del futuro che non si ferma alla sua impresa ma punta al coinvolgimento di mille imprenditori mettendo a loro disposizione un punto fisico e tutto ciò che serve per la costruzione e l’arredo della casa. Uno spazio aperto al confronto tra professionisti di altissima qualità per definire i nuovi canoni di abitabilità del terzo millennio. La terza è l’incontro con Nico Acampora l’ideatore di Pizzaut la pizzeria di Cassina de Pecchi dove lavorano come pizzaiolli e camerieri persone autistiche. Il contributo non solo materiale di Bellosi è stato importante per realizzare la prima catena di franchaising sociale al mondo e la seconda pizzeria a Monza inaugurata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Non è  dunque un caso che la prima presentazione del libro sarà fatta il 10 novembre a Cassina de Pecchi tra i tavoli di Pizzaut.

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it
Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.
Pubblicato il 06 Novembre 2024
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