Violenza nelle carceri: l’ennesima aggressione a un agente di Busto Arsizio preoccupa L’Uspp
Un agente colpito al volto da un detenuto per futili motivi: il Commissario Straordinario USPP Lombardia chiede interventi immediati per tutelare il personale
L’ondata di violenza nei confronti del personale del Corpo di Polizia Penitenziaria, in particolare nella Casa Circondariale di Busto Arsizio, continua a preoccupare i sindacati. Questa volta è l’Uspp a commentare l’ennesimo episodio si è verificato nella mattinata del 19 novembre, quando un agente è stato aggredito da un detenuto straniero.
Secondo quanto ricostruito, l’aggressore, ristretto nel reparto ex art. 32, avrebbe preteso di ricevere terapia farmacologica al di fuori degli orari stabiliti. Al rifiuto del personale sanitario, il detenuto ha reagito con violenza, sferrando un pugno al volto dell’agente incaricato della sezione. L’impatto ha causato un labbro spaccato, costringendo il malcapitato a ricorrere alle cure ospedaliere.
“Fatti del genere indignano profondamente” ha dichiarato Umberto Di Stefano, Commissario Straordinario dell’Unione Sindacati Polizia Penitenziaria (USPP) Lombardia. “La solidarietà mia e della Segreteria Regionale va al collega aggredito, con l’auspicio che la Direzione dell’Istituto adotti immediati interventi come previsto dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. È fondamentale anche garantire supporto psicologico e legale al personale coinvolto in questi episodi”.
Il Commissario ha inoltre evidenziato la necessità di misure strutturali per tutelare gli agenti nell’esercizio delle loro funzioni. “Nonostante l’attenzione dimostrata dal Governo verso il Corpo di Polizia Penitenziaria, quanto fatto finora non è sufficiente. Servono risorse aggiuntive e strumenti adeguati per mettere in sicurezza istituti come quello di Busto Arsizio, dove episodi del genere si stanno purtroppo moltiplicando”.
Lo scorso 23 ottobre, una delegazione dell’USPP ha visitato l’Istituto di Busto Arsizio per valutare la situazione interna. I risultati di questa analisi saranno a breve trasmessi agli organi competenti del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, con l’obiettivo di promuovere soluzioni efficaci e immediate.
Questo nuovo episodio solleva ancora una volta interrogativi sulla sicurezza del personale penitenziario e sulle misure necessarie per prevenire ulteriori aggressioni. La tutela degli agenti deve essere una priorità per garantire non solo la loro incolumità, ma anche il corretto funzionamento del sistema penitenziario.
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