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Nella zona di Gallarate venticinque case popolari da assegnare. E più di trecento domande

I sindacati inquilini Sicet e Sunia segnalano il disagio abitativo sull'area del Gallaratese, che comprende nove Comuni. E chiedono un tavolo di confronto, per ripensare le risposte, a partire dal tema degli alloggi sfitti e non disponibili

aver case popolari gallarate

Oltre trecento domande, a fronte di soli 25 alloggi disponibili, in un totale di nove Comuni. Sono i numeri del disagio abitativo nella zona di Gallarate e immediati dintorni.
I dati vengono citati dai sindacati inquilini Sicet e Sunia, che periodicamente segnalano il quadro generale e quello di dettaglio del fabbisogno abitativo: ovviamente la risposta non è solo quella delle case di Edilizia Residenziale Pubblica, il grosso degli inquilini vive in case private, ma la domanda delle “case popolari” resta un indicatore delle condizioni della parte di popolazione più in sofferenza.

La situazione di particolare sofferenza, dicono Flavio Azzena e Matteo Dominioni, rispettivamente per Sunia e Sicet, deriva da diversi fattori: «La ripresa degli sfratti dopo la sospensione del periodo Covid 19, l’azzeramento dei contributi statali per il sostegno all’affitto e la morosità incolpevole, la continua erosione del potere d’acquisto di salari, stipendi e pensioni a causa della inflazione negli ultimi anni, la precarizzazione del lavoro, la cancellazione del reddito di cittadinanza, che conteneva una parte per il pagamento dei canoni, non sufficientemente sostituito dall’attuale insufficiente reddito di inclusione».

Il risultato è un aumento della sofferenza abitativa, in un contesto in cui sul versante privato si è visto «un aumento esponenziale degli affitti» e, sul versante pubblico «una costante riduzione dell’offerta di case popolari e di politiche di alienazione del patrimonio edilizio pubblico».

I sindacati inquilini «per affrontare le problematiche abitative nel comune di Gallarate hanno chiesto all’Assessore ai servizi sociali un incontro» e ad oggi dicono che non c’è stata  alcuna risposta.

«Non si comprende perché vogliano sottrarsi al confronto» continuano Azzena e Dominioni. «La richiesta l’abbiamo inviata in data 11 novembre 2024 tramite email all’Assessore ai Servizi Sociali, stiamo aspettando, per ora non abbiamo ricevuto alcuna risposta».

Al di là dei tempi, i sindacati degli inquilini Sunia e Sicet ribadiscono di essere «disponibili a confrontarsi e mettere a disposizione le loro competenze istituendo un tavolo istituzionale». A cui «devono essere presenti il Comune di Gallarate, Aler Varese, i Sindacati Inquilini e le Associazioni del terzo settore che si occupano di inquilini.  Dal confronto confidiamo che escano proposte e interventi immediatamente realizzabili, partendo dal recupero degli alloggi non agibili, che siano sia di proprietà comunale che di ALER Varese».

Secondo i sindacati inquilini il numero di alloggi sfitti (che significa molto spesso inagibili) è di cento case di proprietà del Comune e trenta di Aler Varese.

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Le case popolari di proprietà comunale di via Perugia (anni Cinquanta) durante il cantiere di recupero di un’ala

«I Sindacati Inquilini Sunia e Sicet, credono che il Comune di Gallarate abbia un obbligo civile di dare risposte ai suoi cittadini, che siano famiglie o singole persone, che nel suo territorio faticano a trovare soluzioni abitative adeguate e sostenibili al loro reddito. Sul mercato privato mettendo risorse economiche da destinare al mantenimento della locazione e ridurre gli sfratti per morosità incolpevole. Sull’Edilizia Residenziale Pubblica recuperando ed incrementando l’offerta di alloggi a canone sociale».

Il dato di partenza, rispetto agli alloggi pubblici, è appunto quello che emerge dal recente avviso pubblico per l’assegnazione di alloggi  Servizi Abitatiti Pubblici, scaduto lo scorso 29 novembre 2024, che prevedeva solo 25 alloggi assegnabili per l’intero ambito territoriale, che comprende oltre al Comune di Gallarate, i comuni di Albizzate, Cairate, Cassano Magnago, Cavaria con Premezzo, Jerago con Orago, Oggiona con Santo Stefano, Samarate, Solbiate Arno.
«Risultano presentate 214 domande per alloggi ALER e 99 domande per alloggi di proprietà comunale».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 19 Dicembre 2024
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