A Busto Arsizio l’estrema destra vuole presidiare la piazza dei giovani stranieri
Appuntamento domenica alle 18 in piazza Garibaldi dopo i fatti del 10 gennaio in cui una pattuglia della Polizia è stata circondata da una trentina di giovani. Lattuada tra i promotori: "Un atto d'amore verso la nostra città"
Sta raccogliendo decine di adesioni l’idea di un presidio “a difesa della città di Busto Arsizio” proposto in questi giorni da Checco Lattuada, storica figura della destra destra di Busto Arsizio, da qualche tempo allontanatosi dalla politica partitica e riavvicinatosi all’ala “movimentista” vicina a Comunità Giovanile. L’iniziativa si svolgerà domenica 26 gennaio alle 18 in piazza Garibaldi, teatro dell’accerchiamento dei poliziotti da parte di una baby gang avvenuta lo scorso 10 gennaio
L’ex consigliere comunale con una storia politica piuttosto sopra le righe non smentisce il suo animo avanguardista e si è fatto catalizzatore di un sentiment che covava da un po’ di tempo tra alcuni gruppi di ragazzi: «Il disagio che provocano questi giovani definiti “maranza” non è una cosa che ho scoperto lo scorso 10 gennaio. Sia i miei figli che alcuni giovani ultras della Pro Patria me ne parlano da tempo. Stiamo parlando di ragazzi abituati anche a situazioni ruvide che, però, sentono questa presenza come un pericolo» – spiega Lattuada.
L’episodio avvenuto due settimane fa ha creato molto rumore in città, allarmando la cittadinanza che da tempo lamenta la sensazione di insicurezza che quel gruppo di giovani, molti dei quali giovanissimi e figli di immigrati nati in Italia, che occupa regolarmente una parte di piazza Garibaldi, a ridosso del centro: «Saremo lì per far capire a questi ragazzi e soprattutto alle loro famiglie che Busto Arsizio è la nostra città e che quel modo di vivere non ci appartiene: qui siamo nati, siamo stati battezzati, comunicati e cresimati così come abbiamo fatto coi nostri figli e non accettiamo che qualcuno appena arrivato possa permettersi di marcare il territorio. I genitori devono capire questa cosa e agire di conseguenza per non creare una generazione di disadattati».
Parole, quelle di Lattuada, che riprendono lo slogan “Dio, patria e famiglia” che accomuna sia la destra di governo che quella di lotta. Per questo l’appello dell’ex consigliere comunale è rivolto ai singoli cittadini che vogliono «fare un atto d’amore verso la propria città».
Da quanto appreso stanno aderendo appartenenti a Comunità Giovanile, agli Ultras della Pro Patria, a Casapound, a Dora e altre sigle del variegato panorama dell’ultra destra: «Ci tengo a precisare che si tratta di un presidio e non di una vera e propria manifestazione. Il tutto è stato correttamente comunicato alla Questura e al Commissariato cittadino e abbiamo esplicitamente chiesto la presenza delle forze dell’ordine perchè non intendiamo rispondere ad alcuna provocazione».
Insomma un’iniziativa che si annuncia piuttosto partecipata e destinata a far discutere, ponendosi a metà strada tra le ronde anti-immigrati in stile Padania old school e Simone Cicalone, lo youtuber romano che filma il degrado nelle stazioni di Roma con un seguito di lottatori di mma e pugili. Come reagiranno a questa iniziativa i giovani maranza?
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