Quantcast

Il Quarto Stato di Cardano porta alla scoperta delle città. Si parte con Sarajevo

Al via il ciclo "Nomi cose città": sguardi sulle città attraverso linguaggi differenti, una città al mese. Nel primo weekend alla scoperta della capitale multiculturale della Bosnia, tra libri, film, incontri, musica e sapori

Sarajevo centro

Documentari, libri, i sapori della cucina, la musica, la fotografia: tanti linguaggi differenti, per raccontare una città, una al mese.
È il ciclo “Nomi-cose-città”, proposto al circolo Quarto Stato di Cardano al Campo. Una città al mese: si parte sabato 18 e domenica 19 gennaio con la due giorni dedicata a Sarajevo, affascinante città multiculturale, sopravvissuta all’assedio degli anni Novanta.

Si proseguirà poi nei prossimi mesi: i successivi appuntamenti sono dedicati a Milano (15-16 febbraio) e a Belfast (15-16 marzo).
«Il circolo nasce come luogo che vuole ospitare proposte e idee, anche da amici e avventori» racconta Andrea Franzioni, uno dei soci e volontari del circolo.

«Abbiamo sempre parlato di luoghi e città, ma spesso con un senso di urgenza, sulle tematiche “calde” del momento, che fossero la Siria o la Palestina. La cosa che ci piace di questa proposta è che si muove in modo diverso, mettendo insieme idee di viaggio, approfondimento, proposta di idee. Secondo motivo è la struttura da rassegna, che ha una durata, un pensiero su più mesi

«Vogliamo esplorare la città come organismo che cambia nel tempo, reagisce ai cambiamenti, si confronta con tensioni diverse. Le città sono luogo di incontri, di scontri, di convivenza da costruire» spiegano Roberto Morandi e Sarah Marseglia, curatori della rassegna. «Lo vediamo in modi diversi nelle tappe di Sarajevo, città della convivenza multiculturale, e di Belfast», la città del Nord Irlanda che per decenni è vissuta con due “metà” in conflitto, che si esprimevano ad esempio nei murales contrapposti nelle vie».

Altro tema è quello del turismo. Da un lato con l’idea di un racconto di città non scontate, fuori dalle maggiori rotte, e viste da prospettive insolite. Dall’altro toccando il tema dell’iperturismo, il turismo globale che ha aumentato la pressione sulle città, introducendo trasformazioni repentine e togliendo spazi ai cittadini a beneficio dei visitatori (spesso mordi-e-fuggi).

Sia la scelta delle città, sia gli incontri e i percorsi proposti sono pensati per offrire uno sguardo originale e non scontato, per incuriosire chi passerà dal circolo.

La due giorni su Sarajevo

Si parte questo weekend, 18-19 gennaio, con un weekend dedicato a Sarajevo: una città resistente, con un modello multiculturale unico (che fin dalla struttura della città tiene insieme le differenze, etnie e religioni diverse) che il nazionalismo ha cercato di distruggere con un assedio durato quasi quattro anni, dalla primavera 1992 all’inverno 1996.

Sabato alle 18 la giornata parte con l’incontro con Mario Boccia, fotogiornalista che fu a Sarajevo assediata, che presenta il libro – illustrato da Sonia MariaLuce Possentini – “La fioraia di Sarajevo”. Un appuntamento adatto anche ai bambini, oltre che agli adulti, che racconta l’incontro con una fioraia e un grande insegnamento sulla convivenza che nasce nelle città.

biblioteca sarajevo

Dopo cena invece sarà proiettato il film “Il respiro di Sarajevo”, alla presenza della regista Fabiana Antonioli e dei protagonisti, Zoran e Sanja. Una storia personale, ma anche un racconto della città e del suo spirito.

Domenica sera (ore 21) si conclude con l’incontro con Vesna Stepanovic, che racconta Sarajevo oggi, l’eredità pesante del conflitto, la lotta ai nazionalismi contrapposti e anche il tema della rotta balcanica, che viene percorsa dai migranti dall’Asia in transito verso l’Unione Europea.

sarajevo circolo quarto stato

Sia sabato che domenica al menù ordinario del circolo si aggiunge anche un piatto bosniaco dedicato, cevapi con kajmak e ajvar (salsiccette grigliate con formaggio morbido e salsa di peperone dolce; anche in versione vegana), accompagnato da birra Sarajevsko. E la cena viene accompagnata da una playlist dedicata, con canzoni in italiano e in serbo-croato, scaricabile anche con QrCode ai tavoli.

Pubblicato il 17 Gennaio 2025
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore