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“Per la rotonda sul Sempione ci siamo mossi per tempo. E il parco urbano è nei nostri progetti”

Dopo le critiche dell'opposizione, l'assessore Andrea Tomasini ricostruisce i passaggi precedenti. E replica anche sulla programmazione di future opere

Casorate Sempione tour 2022 luoghi

«Mi pare ci sia più la voglia di apparire sui giornali che non chiarire punti di cui si era già discusso in consiglio comunale», dice Andrea Tomasini, assessore all’urbanistica e lavori pubblici, riferendosi alla polemica dell’opposizione sulla rotonda (abortita) sul Sempione e sul Piano Triennale.

Il primo punto è la discussa rinuncia alla rotonda tra il Sempione e la via 2 Giugno.
Discussa dall’opposizione, che ha accusato l’amministrazione di scarsa attenzione al tema, rispetto alle modifiche introdotte dall’inserimento sul territorio della nuova ferrovia: «La rotonda non si potrà più fare la rotonda perché ci sarà la rampa del Sempione, era impossibile inserirla in quel punto» chiarisce prima di tutto Tomasini.

L’assessore soprattutto contrasta la lettura che vuole l’amministrazione disattenta: «Già nelle osservazioni all’opera avevamo chiesto di inserire una rotatoria in uscita dalla zona industriale. Quando l’avevamo presentata mancava ancora la progettazione esecutiva, che poi ha previsto appunto la rampa di risalita del Sempione [dal sottopasso del ramo di binari direzione Domodossola, ndr]. Non è vero che l’avevamo dimenticato»

Allo stato attuale decade il vincolo urbanistico e decade anche il vincolo sulle risorse. «L’azzonamento rimane identico: starà all’amministrazione, questa o futura, decidere se vendere l’area o definire una destinazione diversa».

Ma la rotonda è da escludere?
«La rotonda in altro punto è possibile ma sarebbe difficile da inserire, nella pratica, per i dislivelli e per la destinazione a mezzi pesanti, per i vincoli di Anas che ha la competenza sulla Statale. Comporterebbe un costo di due-tre volte superiore a quanto fin qui preventivato, ecco perché dovrebbe essere un ente superiore a farsene carico».

L’altro tema toccato dall’opposizione è poi la programmazione generale nel Piano opere pubbliche: «Noi abbiamo previsto interventi importanti, ma non si deve dimenticare che abbiamo in cantiere anche piccole opere, opere sotto 150mila euro: ad esempio interverremo sulla copertura palestra, per risolvere i problemi di infiltrazioni. Siamo intervenuti sulla scuola media su diversi aspetti».

Viene sollevata anche la questione del parco urbano ipotizzato al posto della tintoria Bianchi crollata nel 2020: a che punto siamo?
«È nostra intenzione arrivare a realizzare un parco urbano al posto dell’edificio. In questa fase siamo ancora in corso trattativa tra privato e Parco del Ticino: confidiamo in tempi brevi, è in corso da tempo. Rientrerebbe negli interventi di deimpermeabilizzazione attuati dal Parco e finanziati con fondi legati alla ferrovia, quindi fondi esterni e non comunali. La nostra volontà è comunque chiara: la nostra richiesta politica al Parco del Ticino andava in quella direzione».

Per il resto le altre opere che compaiono «sono a scomputo degli oneri del Villaggio Alzheimer: opere che verranno acquisire dall’ente e che per questo compaiono in Piano triennale».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 29 Gennaio 2025
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