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Posata la settima pietra d’inciampo a Busto Arsizio. Ricorda il partigiano Roberto Cullin ucciso a Fossoli

È stata posizionata in via Monte Rosa 11, davanti alla casa dove abitava e dalla quale fu strappato dai nazi-fascisti per la sua attività di partigiano. Morì nella strage di Fossoli in cui vennero trucidate 67 persone

Busto Arsizio, grazie all’impegno costante della Fondazione Fossoli e di Aned, celebra il partigiano Roberto Cullin con una pietra d’inciampo. Come ha ricordato il sindaco Emanuele Antonelli è la settima posata in città dopo le sei dedicate ai deportati della Ercole Comerio posizionate all’ingresso dell’omonimo parco in via Magenta.

Quella di oggi è ancora più significativa perchè Roberto Cullin non era un figlio di questa città ma ci ha vissuto e ci ha combattuto contro il fascismo e l’occupazione nazista. Membro del Partito Comunista era entrato nel comitato di liberazione cittadino e ne ha fatto parte fino a quando non è stato arrestato, poichè tradito da un suo compagno, e rinchiuso prima nel carcere di Monza e poi nel campo di concentramento e transito di Fossoli in provincia di Modena. Lì perse la vita nell’eccidio del 12 luglio 1944, compiuto dalle SS e nel quale morirono in tutto 67 persone.

La sua eroica figura è stata ricordata questa mattina, martedì, nel corso della cerimonia di posa della pietra in via Monte Rosa 11 dove il pronipote ha posato, insieme al sindaco Emanuele Antonelli, la pietra davanti alla casa in cui ha vissuto nel suo periodo a Busto Arsizio. La posa è una delle ultime del progetto portato avanti da Fondazione Fossoli e Aned con il quale sono state posate pietre d’inciampo in tutta Italia (poco tempo fa ne è stata posata una a Marsala, ndr) per ricordare quelle 67 vittime sacrificali della brutalità nazi-fascista.posa pietra d'inciampo roberto cullin busto arsizio

All’iniziativa hanno preso parte anche alcune delegazioni di alunni delle scuole medie e studenti delle superiori che hanno letto alcuni brani e suonato un brano che ha accompagnato il momento della posa. Ai ragazzi si è rivolto il sindaco ricordando quanto coraggio ebbero alcuni italiani ad affrontare quel regime: «Non so quanti di noi oggi sarebbero in grado di fare quello che hanno fatto persone come lui. Ma da lui e dagli altri le nuove generazioni devono prendere esempio e lottare per le proprie idee».

Lo scorso anno abbiamo ricostruito la sua storia con questo articolo

Una pietra d’inciampo per Roberto Cullin, il partigiano di Busto ucciso a Fossoli

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it
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Pubblicato il 28 Gennaio 2025
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