Pro Patria, l’ultima spiaggia è sul Lago di Garda: “Contro la Feralpi come se fosse l’ultima partita”
Domenica 12 gennaio i bustocchi, quartultimi, devono spegnere la crisi nel difficile step contro la Feralpisalò, terza forza del campionato e imbattuta in casa. Mister Colombo vuole ritrovare la "porta inviolata" dopo mesi di goal subiti. Out Alcibiade, squalificato Pitou
Poche parole, perché ora più che mai conta solo il campo. È questo l’inedito, a tratti laconico, atteggiamento che mister Riccardo Colombo ha voluto mostrare in sala stampa, con la conferenza più breve mai tenutasi sotto la sua gestione, alla vigilia di una partita ad alto rischio: una sfida (quasi) all’ultima spiaggia, evidentemente sul lago di Garda.
Al netto delle insidie di un campo di davvero difficile conquista come il Lino Turina di Salò (dove, tra l’altro, la Feralpisalò questa stagione non ha mai perso), la 22esima giornata di campionato di domenica 12 gennaio (ore 17) è una gara che la Pro Patria non può permettersi di sbagliare se vuole provare a risollevare le sorti di una stagione finora mai decollata… in entrambi i sensi, vien da dire, visto le conferme societarie nei confronti del mister.
Neanche il girone di ritorno (due sconfitte consecutive, contro Renate e Giana) e il 2025, con la ripresa dopo la sosta, sembrano aver portato nuova benzina nel motore della squadra di Busto Arsizio, ancora alle prese con i soliti problemi raccontati più volte fin dall’esordio agostano: pochi goal realizzati, 15, un’infermeria sempre piena (a cui si aggiungono Alcibiade, infortunatosi contro la Giana, e lo squalificato Pitou), e una porta quasi mai lasciata inviolata (3 volte su 21) nonostante le poche reti subite, 22 in 21 partite (le dirette concorrenti per la salvezza hanno già tagliato tutte quota 30, tranne la Triestina, ancora a 29 e in netta ripresa).
LA FERALPI CREDE ALLA SERIE B, ALL’ANDATA UNO DEI POCHI CLEAN SHEET DEI TIGROTTI
A proposito di clean sheet, proprio all’andata i tigrotti bustocchi riuscirono a fermare sullo 0 a 0 i Gardesani, all’epoca dei fatti ancora traumatizzati dalla retrocessione dalla Serie B e a secco di reti nei primi 270 minuti di campionato. Ma già da tempo, a differenza della Pro Patria, la squadra di Aimo Diana, molto tecnica dalla trequarti in su grazie a giocatori come Dubickas, Pietrelli (cercato dalla Juve) Di Molfetta e Balestrero (gli ultimi due assenti a Busto Arsizio, ha decisamente ingranato marcie più alte ed è riuscita a risalire la china fino al terzo posto, posizione guadagnata anche in virtù del bottino pieno visto in questo girone di ritorno, con due centri su due, le vittorie su Renate e Novara.
Se la capolista Padova ormai è scappata, anzi non è mai stata della partita, i Leoni del Garda della Feralpisalò devono continuare a macinare punti per mantenersi la strada per qualificarsi direttamente alla seconda dei playoff, la sola porta secondaria rimasta disponibile per il veloce ritorno in cadetteria. «L’obiettivo è ottenere il miglior piazzamento possibile in ottica playoff. Il Padova sta viaggiando a un ritmo elevato, ma crediamo fermamente che ci sia ancora un’altra porta per la Serie B» ha dichiarato in settimana Diana ai microfoni di Sky.
COLOMBO: “LO SPOGLIATOIO È UNITO, LA CLASSIFICA DICE CHE CI MANCA TANTO”
«Lo spogliatoio è unito, ci crede ed è vicino alla squadra – commenta Colombo in sala stampa -. (Lo spogliatoio, ndr) sa che in questi primi mesi non abbiamo fatto bene e sa che ci manca tanto, perché a dircelo è la classifica. Sa benissimo quanto è importante la partita che non siamo riusciti a vincere con la Giana e quindi sa che dobbiamo dare molto di più dala prossima partita. A livello personale (la conferma, ndr) mi fa piacere, ma che sia uno stimolo e una grandissima molla per far una grande prestazione domani».
“NON C’È PIÙ TEMPO PER FARE CALCOLI, DOBBIAMO VIVERE LA PARTITA COME SE FOSSE L’ULTIMA”
Continua Colombo, riprendendo e seguendo la linea comunicativa dettata da Turotti dopo la sconfitta di Meda. Il girone di ritorno è appena iniziato e già sono iniziate le fatidiche finali da giocare: «Ormai le parole sono finite, ne abbiamo dette tante, quindi basta chiacchiere. Conta esclusivamente quello che facciamo domani in campo, solo questo conta. Giochiamo contro un’ottimo squadra, non c’è più tempo di fare calcoli. Dobbiamo vivere questa partita come se fosse l’ultima: questo deve essere il nostro sentimento dentro».
“ACCETTARE IL POSSESSO PALLA DELLA FERALPI E NON SUBIRE GOAL”
Se certamente l’obiettivo primario sono i tre punti diretti (che mancano dalla vittoria di ottobre contro il Lecco), un risultato specchio, sempre in bianco, della partita d’andata non sarebbe da disprezzare, fa intendere sotto le righe il mister. Da troppo tempo (dal 3 novembre, ovvero 8 partite), infatti, la Pro Patria subisce a cadenza regolare almeno un goal.
«Servirà una partita di sacrificio perché la Feralpisalò ha un’ottimo possesso palla, ma noi possiamo giocarci le nostre carte, pensando a questa trasferta per muovere assolutamente la classifica. Contro squadre forti come la Feralpi bisogna accettare il loro possesso palla, ma prima ancora serve fare una cosa che è da un po’ che non riusciamo a fare: mantenere la porta inviolata e non prendere goal. Se facciamo questo passo, sicuramente portiamo a casa punti».
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