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“Siamo sicuri che a Gallarate sia tutto sicuro e in sicurezza?”

Dalla zona stazione al disagio giovanile, passando per la sicurezza stradale, il consigliere Massimo Gnocchi incalza l'amministrazione comunale a fare scelte e ad affrontare con lungimiranza il tema

Massimo Gnocchi Gallarate

«Siamo sicuri che a Gallarate sia tutto sicuro e in sicurezza?». Se lo chiede Massimo Gnocchi, consigliere della lista di minoranza Obbiettivo Comune Gallarate. Lo fa commentando i dati diffusi dalla Polizia Locale in occasione di San Sebastiano.

E lo fa su due versanti diversi: la sicurezza stradale e la sicurezza nel senso più ampio.
Sul primo punto parla di «colpevole immobilismo» rispetto non ai controlli ma rispetto ad una politica della mobilità e della riduzione dei rischi, dopo la bocciatura delle proposte delle minoranze (che si erano trovate tutte unite sul tema) e dopo l’archiviazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, «deliberato e poi clamorosamente insabbiato». Ma solleva anche il tema delle manutenzioni della sede stradale e della segnaletica.

L’altro aspetto è quello della sicurezza in generale, su cui OCG aveva più volte incalzato. Se solo pochi mesi fa la lista civica aveva insistito sulla proposta di un presidio stabile della Polizia Locale in stazione, oggi Gnocchi pone anche la necessità della «prevenzione dei fenomeni degenerativi, che dovrebbe avere un’importanza almeno pari alle azioni repressive, ma non viene mai considerata».

La critica su questo punto non è solo sulle scelte amministrative, ma anche politica: «La sensazione è che ad alcuni vada bene così, per poter continuare a suonare la carcassa propagandistica».

Di seguito il testo integrale del comunicato di Gnocchi-OCG.

I dati forniti dal comando di polizia locale, relativi al numero di incidenti del 2024 in città, dimostrano quanto Gallarate sia totalmente ferma sulla prevenzione, un colpevole immobilismo che si traduce in aumento degli incidenti molto importante.

Auspico che Sindaco e l’assessore alla viabilità prendano atto della situazione e, a differenza di qualche mese fa, quando bocciarono senza se e senza ma la mozione presentata dalle minoranze sul tema, vogliano finalmente affrontare la questione con la serietà necessaria e mettere mano al PUMS, deliberato e poi clamorosamente insabbiato.

Siamo consapevoli della difficoltà e della sfida posta dal tema della sicurezza stradale ma, se non si parte con azioni di base come gli attraversamenti pedonali rialzati, che OCG segnalò come utili sin dall’ottobre 2021, interventi questi peraltro ben diffusi in tutti i comuni, a Gallarate andrà sempre peggio, è un dato di fatto già comprovato. Per non parlare delle asfaltature e della segnaletica orizzontale, in costante pessimo stato come segnaliamo da sempre.

Sempre sul tema SICUREZZA ma in senso più ampio, i dati del comando forniscono un quadro già noto, rispetto al quale è semmai necessario fare chiarezza e spogliarli dalla propaganda, concentrandosi sulle azioni che il Comune può realisticamente realizzare.
Le azioni amministrative che si possono mettere in campo per la sicurezza dei cittadini, infatti, sono limitate e tra queste, oltre alla imposizione di regole tipo le ordinanze antialcol ed i controlli sul territorio, è fondamentale, secondo noi, la prevenzione dei fenomeni degenerativi, che dovrebbe avere un’importanza almeno pari alle azioni repressive, ma non viene mai considerata.

Sul fronte del disagio giovanile per esempio abbiamo da tempo evidenziato la necessità di dedicare uno spazio controllato fruibile dai giovani, indicando nel Minoletti la possibile struttura per ospitarli. Ovviamente nulla è stato fatto ed il centro città è non di rado terra di conquista di bulletti, maleducati e non di rado delinquenti. Sono tutti stranieri? Non è così.

Nelle aree particolarmente critiche, come il piazzale stazione la repressione ha inoltre già dimostrato di essere inefficace a dispetto delle centinaia di migliaia di euro spese per la sua “riqualificazione”. Che non vuol dire non utilizzare tutti gli strumenti di legge più severi ogni volta che sia dovuto, anzi. In quella zona noi rilanciamo con forza la necessità di una postazione fissa di PL, per la quale un’amministrazione di centrodestra forte dovrebbe essere ben in grado di richiedere ed ottenere gli agenti necessari. Ma poi servono progetti di recupero degli spazi, con eventi, manifestazioni culturali, mercati. Diversamente le cose non cambieranno mai. La sensazione è che ad alcuni vada bene così, per poter continuare a suonare la carcassa propagandistica. Peccato che siano i medesimi che governano Gallarate da ormai 9 anni e che sono alla guida del Paese!

Ho osservato l’iniziativa di piazza di FDI per chiedere sostegno alle forze dell’ordine e che “avvicina la politica alla gente”. Giusto, OCG lo ha fatto per l’ospedale, ma nessuno ha sinora ascoltato le migliaia di firme per salvare il San Antonio Abate. In tutta sincerità ho valutato di aderire alla raccolta firme, e la avrei fatto se si fosse limitata a chiedere il rispetto delle regole ed il sostegno morale alle forze dell’ordine, cosa in realtà scontata e da nessuno messa in discussione. Ma il testo afferma e chiede cose diverse, e le chiede, logica vuole, ai loro referenti nazionali, che governano il paese.

Ed allora che diano seguito ai programmi elettorali e passino dalle parole ai fatti. Anche in questo caso le difficoltà sono molte ma se avessero mai letto De Gasperi che disse “cercate di promettere un po’ meno di quello che pensate di realizzare se vinceste le elezioni”, ora sarebbero meno in difficoltà.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 27 Gennaio 2025
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