“Un’occasione importante”. La lista Cassani si schiera in difesa della Settimana della Sicurezza
A sostegno della dirigenza del Falcone e dell'iniziativa intervengono Rossella Glorioso, presidente della commissione Cultura, e Marco Castoldi, presidente della Fondazione Scuole Materne
La lista Cassani si schiera in difesa della Settimana della Sicurezza, dopo l’annuncio della protesta contro l’iniziativa in programma sabato.
La Settimana è «un’occasione importante di sensibilizzazione degli studenti su argomenti sociali molto delicati» dice Rossella Glorioso, consigliera comunale e presidente della commissione Cultura.
«Ci auguriamo solo che questa annunciata e (molto) pretestuosa contestazione (è singolare infatti che intervengano persone che con Gallarate hanno poco o nulla a che fare se non per aver già messo in atto forti proteste, sempre nei confronti dell’amministrazione e più in particolare del Sindaco contro il quale nei mesi scorsi è stata messa in atto una battaglia pressochè personale) preannunci solo una pacifica manifestazione di piazza (che, per quanto non condivisibile neppur minimamente nei contenuti rimane pur sempre lecita)».
A Glorioso fa eco anche Marco Castoldi, anch’egli della Lista Cassani, oggi presidente della Fondazione Scuole materne: «Esprimo la mia personale stima, non solo per il dirigente del Facone ma per tutte le realtà che da anni si spendono per divulgare la cultura della sicurezza, collaborando attivamnte con le realtà del territorio».
Il caso della contestazione alla “Settimana della Sicurezza” a Gallarate
Di seguito l’intervento completo di Glorioso:
A breve, terminerà presso l’istituto Falcone di Gallarate la sesta edizione della Settimana sulla sicurezza.
Gli argomenti trattati, strettamente di attualità, spaziano dalla prevenzione sanitaria alla sicurezza sui luoghi di lavoro, dalla lotta contro la violenza sulle Donne alla sicurezza stradale, dal cyberbullismo alle violenze di genere, per arrivare alle attività previste per sabato 18, giornata conclusiva, fra le quali verrà dato spazio anche al primo soccorso sanitario (BLSD).
Tale evento rappresenta un’occasione importante di sensibilizzazione degli studenti su argomenti sociali molto delicati, con l’ausilio di Protezione Civile, Associazioni varie e, non ultime, le Forze dell’Ordine (Carabinieri e Polizia Postale): un aiuto concreto nella formazione di giovani di oggi che saranno, un domani, gli adulti sui quali si poggerà la società.
Ora, ci si aspetterebbe che un’iniziativa di tale caratura abbia un appoggio ed un apprezzamento trasversale, ad ogni livello della società nonché da ogni angolazione politica la si giudichi.
E invece no……
Si leggono commenti in cui viene sminuito l’Istituto Falcone, che è – di contro – un fiore all’occhiello della città di Gallarate, ingigantendo episodi occasionali (vandalizzazione di alcuni bagni nei giorni scorsi), con la conseguente visione negativa degli studenti che lo frequentano, i quali si trovano ad essere etichettati come di livello inferiore mentre la quasi totalità è costituita da ragazzi che studiano e si impegnano quotidianamente come qualsiasi altro loro coetaneo, in qualsiasi altra scuola.
Si leggono critiche (che sono sempre apprezzabili, ma se costruttive) nelle quali si accusa l’amministrazione di non coinvolgere le associazioni del territorio, senza tenere conto che alcune (Ama il Tuo Cuore, Protezione Civile, ecc.) sono strettamente locali, così come i rappresentanti che interverranno in nome delle varie F.d.O.e per conto di A.S.S.T..
Si leggono critiche anche sul fatto che l’utilità delle Forze dell’Ordine sia limitata ad un operato di “deterrenza e repressione”, definizione che suona come un insulto per chi, quotidianamente, spende la propria vita in aiuto dei cittadini e vede sminuiti il proprio operato ed il proprio impegno.
Si annuncia, inoltre, una inconcepibile contestazione al di fuori dell’Istituto Falcone, nel giorno di chiusura, annunciata da un “Gruppo” non meglio identificato, che ha emanato un comunicato firmato, in maniera molto generica e non verificata/verificabile da “alcuni insegnanti, studenti e studentesse della provincia di Varese”.
Si leggono passaggi nei quali si prendono le distanze (per usare un eufemismo) nei confronti di Polizia e Carabinieri, colpevoli di mettere in atto un tentativo di “militarizzazione” delle scuole, che sarebbe frutto di un’ideologia “militarista e securitaria”. Questo atteggiamento ostile nei confronti delle Forze dell’Ordine è frutto di una pericolosa sottocultura che deve essere contrastata senza se e senza ma. Una cultura secondo la quale le regole da rispettare non sono ben viste, una cultura secondo la quale si chiedono solo diritti dimenticandosi i doveri, una cultura secondo la quale la severità nella disciplina scolastica viene scambiata per tentativo di trasformare scuole in caserme.
Le Forze dell’Ordine devono essere considerate “al servizio” e “a fianco” del cittadino, non possono e non devono essere viste come contrapposizione allo stesso. Si trattano tematiche nelle quali la competenza specifica e l’esperienza “sul campo” dei soggetti preposti è imprescindibile. .
Peraltro, progetti in collaborazione con le F.d.O. come quello di cui trattasi vengono già regolarmente e normalmente realizzati in tutta Italia, di concerto con il corpo docenti e con risultati apprezzati da tutti.
Ci auguriamo solo che questa annunciata e (molto) pretestuosa contestazione (è singolare infatti che intervengano persone che con Gallarate hanno poco o nulla a che fare se non per aver già messo in atto forti proteste, sempre nei confronti dell’amministrazione e più in particolare del Sindaco contro il quale nei mesi scorsi è stata messa in atto una battaglia pressochè personale) preannunci solo una pacifica manifestazione di piazza (che, per quanto non condivisibile neppur minimamente nei contenuti rimane pur sempre lecita).
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