Bellucci si ferma in semifinale: De Minaur è insuperabile
Il talento di Castellanza si deve arrendere al solidissimo australiano, prossimo numero 6. A Rotterdam la semifinale termina 6-1 6-2
Anche i pirati, talvolta, trovano una forza navale in grado di fermarli. Valeva sui mari, un tempo, vale nel tennis oggi dove il corsaro di Castellanza, Mattia Bellucci, chiude in semifinale il sui meraviglioso viaggio nel torneo di Rotterdam. A stoppare il 23enne mancino azzurro (6-1 6-2) è uno dei grandi protagonisti del tennis mondiale, l’australiano Alex De Minaur, autore di una partita di tremenda solidità.
Con il suo gioco, regolare, potente, capace di martellare da fondo campo, di difendersi sulle palle più insidiose, di contrattaccare cercando le righe senza quasi mai sbagliare nulla. Bellucci si è trovato di fronte un muro, pronto a far valere la sua classifica (8° ma diventerà numero 6 eguagliando il proprio record). E forse proprio i due clamorosi successi di Mattia su Medvedev e Tsitsipas, uniti al timore di dover affrontare un italiano (Sinner è la bestia nera dell’australiano) hanno fatto alzare il livello di gioco e di concentrazione di De Minaur.
Bellucci ha pagato cara la doppia occasione fallita in avvio di portarsi sull’1-1: due nastri che hanno impedito l’immediato pareggio e così De Minaur alla prima palla buona ha fatto il break indirizzando l’intero set e forse anche il match. Mattia ha provato a giocare più sciolto (vedi l’incredibile punto sotto alle gambe dopo appena quattro scambi) ma non è riuscito ad avere continuità con la prima di servizio. Quando poi ha provato ad avanzare, De Minaur lo ha punito con i passanti: in queste condizioni era davvero complicato inventare qualcosa di differente tanto più che negli scambi lunghi la solidità del “canguro” era inscalfibile.
Bellucci ha messo a segno il game della bandiera per il 3-1 ma non si è ripetuto, poi ha iniziato bene il secondo set tenendo il servizio per la prima volta, ma De Minaur ha sempre retto con la propria battuta senza mai rischiare break, pur affidandosi spesso alla seconda. L’australiano si è poi portato sul 2-1 dopo un game equilibrato che però è valso il break ai danni di Bellucci che ha mosso il punteggio solo in occasione del 5-2. Ma poi si è dovuto arrendere nel “giro” successivo nonostante il pubblico olandese lo abbia acclamato a ripetizione, ben più dell’avversario.
Peccato, ma la sconfitta netta in semifinale non può far dimenticare una settimana incredibile per il mancino di Castellanza. Dopo aver vinto le qualificazioni e superato il primo turno con il giovane talento olandese Rotgering, sono arrivati i sue successi da favola con Medvedev e Tsitsipas che hanno fatto scoprire a tutti il talento allenato da Fabio Chiappini. Salto in alto clamoroso nel ranking (da 92 a 68), l’arrivo di uno sponsor importante (C.P. Company) e le prime pagine di tutti i giornali (compreso il Corriere di oggi). Il tutto con la bandana stretta in testa e il sorriso sulle labbra, lo stesso che ora Mattia proverà a mantenere nelle sue prossime avventure sotto rete in giro per il mondo.
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