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Consiglio a porte chiuse sul “caso” del comandante della Polizia Locale che contrappone Ferno e Lonate Pozzolo

Nicolò Rachele ha preso servizio a Lonate il 1° gennaio 2025. Una precedente indagine, poi archiviata, lo aveva allontanato da Ferno. L'opposizione chiede chiarimenti ma la seduta non sarà aperta al pubblico

Lonate Pozzolo

L’opposizione di Lonate Pozzolo chiede di discutere in consiglio comunale della scelta del comandante della Polizia Locale, Nicolò Rachele, ma la giunta di Elena Carraro ha deciso che si discuterà sì, ma a porte chiuse.

«Ci hanno risposto che l’interrogazione riguarda il giudizio su una persona: non siamo per niente d’accordo sull’interpretazione data da Carraro e soci», dicono quelli di Uniti e Liberi, la lista guidata dall’ex sindaca Nadia Rosa. «L’interrogazione chiede chiarimenti sulla procedura di assunzione dell’attuale comandante della Polizia Locale e sulla possibile correlazione tra questa nomina e l’interruzione dei rapporti con il Comune di Ferno».

L’opposizione ha chiesto chiarimenti su vari punti, più o meno direttamente legati alla figura di Rachele: perché il Comune di Lonate ha scelto Nicolò Rachele come nuovo comandante della polizia locale, quando ancora risultava indagato e non si sapeva dell’archiviazione del suo procedimento? Come è stato scelto Rachele? C’è stato un confronto con il Comune di Ferno, che aveva sospeso il comandante? E soprattutto: “corrisponde al vero che i rapporti sono stati pesantemente inficiati a causa di questa nomina?”

«Secretare il punto non solo dimostra di non aver compreso le domande, ma è anche scorretto e irrispettoso nei confronti dei cittadini, che hanno tutto il diritto di essere informati sulle modalità con cui la Giunta prende le proprie decisioni. Oppure si vuole nascondere qualcosa?».

Che il rapporto tra Rachele e il Comune di Ferno sia stato complicato e burrascoso lo conferma la stessa nota con cui l’ex comandante aveva comunicato l’archiviazione del procedimento nei suoi confronti, che ipotizzava avesse favorito una candidata in una procedura di assunzione (in un altro Comune).
Rachele aveva contestato che «le affermazioni emesse nei miei confronti sono clamorosamente e assolutamente false» e aveva precisato di non essersi dimesso volontariamente, come invece aveva detto la sindaca di Ferno Sarah Foti.

«Ora si valuta eventuali procedure da adottare nei conforti dei soggetti coinvolti in questa vicenda. » concludeva Rachele, mostrando una volta di più come i rapporti con Ferno fossero ai ferri corti.
Da qui scaturisce l’ipotesi che proprio la figura dell’ex comandante sia un elemento che ha “raffreddato” i rapporti tra i due paesi, che fino a pochi anni fa condividevano alcuni servizi (primo fra tutti la Polizia Locale) tramite l’Unione, poi sciolta.

Pubblicato il 21 Febbraio 2025
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