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Giorno del Ricordo a Gallarate: un tributo musicale alle vittime delle foibe e dell’esodo

L'evento ufficiale del Comune, promosso insieme al conservatorio Puccini, prevede brani musicali e un reading di testi legati alle vicende del confine orientale

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Lunedì 10 febbraio il Teatro del Popolo di Via Palestro 5 a Gallarate ospita (ore 18.30) l’evento ufficiale del Comune di Gallarate in occasione della Giornata del Ricordo, commemorazione civile nazionale dedicata alla memoria delle vittime delle foibe, dell’Esodo Istriano, Fiumano, Giuliano e Dalmata, e delle vicende del confine orientale (Foto di apertura: esodo da Pola, imbarco sul piroscafo Toscana, 1947).

Promossa dal Conservatorio “Puccini”, insieme all’assessorato alla Cultura, la serata vedrà protagonista il Quintetto di Clarinetti, composto da Dario Farucci, Marta Fiori, Giulio Passerini, Raffaele Lubello e Luca Marelli. Gli artisti interpreteranno pagine della grande tradizione classica adattata per clarinetto, con un programma musicale di alta qualità che spazia dai capolavori di Mozart ad Astor Piazzolla.
Del compositore austriaco sarannno proposti Adagio K 411 (si bemolle maggiore); Dalla Serenata per fiati K 375, I movimento: Allegro maestoso. Di Astor Piazzolla: sarà proposta invece Milonga del Angel.

I brani musicali faranno da intermezzi al reading di testi sul tema, a cura di Miriam Pegoraro, per ricordare e approfondire gli aspetti storici e umani legati a questa tragica pagina della storia italiana.

La presentazione a cura di Benedetta Saglietti, docente di storia della musica al conservatorio.

L’ingresso è libero e aperto a tutta la cittadinanza, un’occasione importante per unire cultura, memoria storica e arte in un’unica serata.

Il ricordo dell’esodo istriano

Furono 300mila gli italiani che lasciarono il territorio passato alla Jugoslavia, minacciati dall’eliminazione fisica di persone in parte ritenute colpevoli di complicità con la politica antislava e la repressione violenta del precedente regime fascista, in parte considerate ostili in quanto italiane, in parte solo “irriducibili” al nuovo regime comunista che si andava imponendo (una ricostruzione complessiva valida si trova nel documento della Commissione Italo-Slovena, frutto di un lavoro quasi decennale degli storici).
Per quanto le modalità di eliminazione siano state diverse, simbolicamente le violenze sono rappresentate dalle foibe, le cavità naturali usate per far sparire i corpi.

Il “Giorno del Ricordo” cade il 10 febbraio, anniversario dei trattati di pace di Parigi, imposti all’Italia, in quanto Paese aggressore e sconfitto, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, che comportarono la perdita delle colonie, di tre province tra Venezia Giulia e Dalmazia (a favore della Jugoslavia), di tre Comuni sulle Alpi Marittime (a favore della Francia.
Il Giorno del ricordo è stato istituito dalla Repubblica nel 2004, “al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 05 Febbraio 2025
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