Quantcast

A Gallarate Forza Italia va al congresso divisa. Si spacca anche sulla prenotazione della sala

Da un lato i "filogovernativi" capeggiati da Rocco Longobardi, dall'altra il gruppo dell'ex sindaco Mucci, con due posizione. Ultime ore per presentare le liste o per cercare una composizione. Anche se i due gruppi sembrano ai ferri corti, come si scopre (anche) da un dettaglio sulla sede del congresso

gallarate generico

A Gallarate Forza Italia va a congresso divisa: a differenza che la maggior parte dei congressi cittadini dei partiti (che per lo più si fanno per acclamazione), quello gallaratese vedrà un confronto vero, tra due gruppi distinti e anche tra due posizioni politiche molto diverse. Fosse stata la politica di un tempo, non si sarebbe parlato di spaccatura, ma – appunto – di un confronto vero.

Le due correnti interne sono note da tempo: da un lato c’è il gruppo che fa riferimento al vicesindaco Rocco Longobardi e al consigliere Calogero Ceraldi, dall’altra quello “contrapposto”, guidato dall’ex sindaco e commissario cittadino Nicola Mucci e dall’ex presidente del consiglio comunale Donato Lozito, rappresentato in assemblea civica dalla consigliera Belinda Simeoni.

Sono due gruppi che come detto hanno una posizione politica relativamente chiara: il gruppo di Longobardi è più “filogovernativo”, prudente nel prendere posizione in modo netto su singoli temi e attento a non urtare la sensibilità del sindaco Cassani (per quanto in passato Ceraldi sia stato anche incalzante sul tema ospedale). Pongono più l’accento sulla stabilità dell’azione amministrativa, avendo anche una rappresentanza in giunta.

Il gruppo di Nicola Mucci invece è favorevole a un posizionamento più chiaro e incisivo del partito su alcuni temi, anche su quelli che non rientrano nell’agenda del sindaco, come era apparso evidente in quei momenti in cui Mucci ha chiesto di rimettere sul piatto il tema dell’urbanistica e della programmazione territoriale. In consiglio comunale sono venuti allo scoperto incalzando su alcune partite amministrative, sul tema “caldo” dell’ospedale la Forza Italia “mucciana” aveva poi preso posizione in modo critico rispetto alla linea di Palazzo Borghi.

Chi darà corpo alle due correnti? Chi saranno i due candidati dei due schieramenti?

Per l’ala filogovernativa si parla dell’architetto Paolo Brufatto (già in Gallarate 9.9 con Longobardi) o dello stesso consigliere Ceraldi. Mentre il fronte alternativo sarebbe guidato direttamente da Nicola Mucci.

I nominativi del direttivo e del coordinatore candidati devono essere consegnati entro 48 ore prima del congresso, dunque entro venerdì mattina.
In queste ore c’è ancora in corso un tentativo di ricomposizione.

Chi decide al congresso di Forza Italia a Gallarate?

Come in ogni congresso decidono gli iscritti al partito, i tesserati.
E nei mesi scorsi Gallarate ha registrato un vero boom di tesseramenti, che ha portato il totale degli aventi diritto a 430 tessere, dato confermato da Rocco Longobardi pochi giorni fa (a Gallarate c’è un terzo degli iscritti del partito in provincia, come ai tempi in cui il partito faceva il buono e cattivo tempo).

Poi resta da capire quanti parteciperanno e voteranno al congresso in programma alle Scuderie Martignoni. Di per sé la corrente Longobardi sarebbe in vantaggio rispetto a quella di Mucci, ma poi bisogna vedere quanto i due schieramenti sapranno davvero mobilitare i propri sostenitori.

Chi rappresenta il partito? Il caso della prenotazione della sala

A proposito: sulla sede del congresso c’è un piccolo “caso” politico.
Dalla delibera di concessione della sala comunale emerge che il 10 marzo la sala Martignoni è stata richiesta da Calogero Ceraldi.

Il giorno successivo, l’11, al protocollo del Comune è arrivata una nota dell’ex sindaco Nicola Mucci che “precisa che l’attività di prenotazione degli spazi utili al congresso in nome e per conto della locale associazione politica denominata Forza Italia Gallarate, viene effettuata in via esclusiva da parte del commissario cittadino del partito” e che quindi la precedente richiesta era fatta da persona non autorizzata, per quanto sempre un forzista.

Gli uffici comunali, di per sé, hanno solo preso atto e confermato la sala a Mucci, notando che non cambiava nulla per l’ente Comune. Certo era un segnale del coordinatore uscente, per confermare il suo ruolo.
Resta da vedere se su queste basi sia possibile che nelle prossime 36 ore, entro venerdì mattina, si trovi un accordo interno.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 12 Marzo 2025
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore