A Inveruno una serata per raccontare “l’Argentina che resiste”, ieri e oggi
Tra gli ospiti, in collegamento con il Sudamerica, anche Vera Vigevani, attivista e madre di Plaza de Mayo, figura simbolica della resistenza civile contro il regime militare

Una fotografia intensa di un Paese segnato da un passato drammatico e da un presente complesso: giovedì 27 marzo, alle ore 21, alla Sala Virga della Biblioteca Comunale di Inveruno (Largo Pertini 2) si terrà l’incontro pubblico dal titolo “L’Argentina che resiste. Ieri. Oggi. Sempre.”
L’evento, a ingresso libero, è organizzato dalla sezione ANPI “Martino Barni” di Inveruno e Cuggiono, in collaborazione con Bicicipace e la Libreria Controvento, con il patrocinio del Comune di Inveruno. Un’iniziativa che intende dare voce alla memoria e alla testimonianza delle vittime della dittatura militare argentina, ma anche offrire uno sguardo critico sull’attualità del Paese sudamericano.
A introdurre la serata sarà Carlo Motta, di Bicicipace. Seguiranno gli interventi di Ylenia De Riccardis, rappresentante dei Corpi Civili di Pace per il progetto “Nunca Más”, e, in collegamento video, Vera Vigevani, attivista e madre di Plaza de Mayo, figura simbolica della resistenza civile contro il regime militare.
Interverranno anche Micaela Bracco, dell’Assemblea Permanente per i Diritti Umani (APDH), e Carlo Greppi, storico e autore del libro “Figlia mia. Vita di Franca Jarach, desaparecida”, dedicato alla storia della giovane italo-argentina scomparsa nel 1976 durante la dittatura.
“Non siamo state eroine, siamo state madri”, è la frase simbolo pronunciata da una delle Madri di Plaza de Mayo e riportata nel materiale di presentazione dell’incontro, a sottolineare il carattere umano e universale della testimonianza.
Una serata per conoscere, riflettere e ricordare. Ma soprattutto, per ribadire che la memoria è un atto di resistenza necessario anche oggi.
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