Caniato pronto al debutto di Trento: “Questa Pro Patria ha i valori per salvarsi”
Prima panchina alla guida della Pro Patria per l'ex portiere. Con lui la Pro Patria deve tirare fuori il carattere, perché a Trento (domenica 9 marzo, ore 15) inizia la prima delle nove battaglie per la salvezza

«Il tigrotto dovrà arrabbiarsi» Si chiude con una metafora la prima conferenza stampa pre-partira per mister Max Caniato, chiamato dal ds Sandro Turotti a salvare la Pro Patria in questo complicato finale di stagione. La trasferta di domani, domenica 9 marzo (ore 15), al Briamasco di Trento dà inizio alla corsa finale in cui la squadra di Busto Arsizio dovrà giocarsi il tutto per tutto pur di mantenere la categoria e scongiurare la retrocessione, minaccia fantasma incombente ma ancora eludibile quando mancano 9 partite alla fine del campionato (leggasi 27 punti a disposizione).
Due le fiammate di speranza arrivate in settimana in Via Cà Bianca: la prima è penalizzazione di altri quattro punti alla Triestina, che rilancia i tigrotti a -7 alla quartultimo posto e dunque nella possibilità di giocarsi lo spareggio playout (anche se la squadra su cui forse è il caso di fare la ricorsa è la Pro Vercelli), la seconda è l’arrivo sulla panchina della Pro Patria dell’ex portiere, volto noto e ricordato con affetto nella Manchester Lombarda.
Caniato, accompagnato oggi in sala stampa da Turotti, ha annunciato di voler «entrare in punta di piedi», per dare continuità al lavoro intrapreso a febbraio da Sala, che rimarrà all’interno dello staff ora che i tempi tecnici gli proibiscono di essere il comandante “in prima”. L’atteggiamento realista, il temperamento concreto del nuovo mister bianco si uniscono al pacatezze della parole, una miscela di ingredienti che sembra essere una buona cura per aiutare i tigrotti a guarire dal morbo che affligge la squadra in questo girone di ritorno: la paura di perdere, paura che nel girone di ritorno troppe volte, 8 in 10 partite, s’è tramutata in realtà e ha complicato non poco il cammino dei biancoblu, con appena 4 punti (vittoria Clodiense e pareggio Caldiero, le uniche squadre alle spalle in classifica) conquistati negli ultimi due mesi. Di tempo per invertire il trend negativo n’è rimasto poco, ma ancora n’è rimasto e probabilmente ce ne sarà fino a pochi minuti dall’ultimo triplice fischio, motivo per cui l’imperativo della squadra è riuscire a convertire la prestazione in risultato, finora quasi sempre spurio a causa di imperfezioni, dovute a blackout fatali, che hanno compromesso nel peggiore dei modi le partite. Basti pensare alle rimonte subite contro Giana, AlbinoLeffe, Novara o la beffa di Lecco consumatasi nel recupero. Quattro sconfitte per 2-1 maturate dopo illusori vantaggi.
CANIATO: “QUESTA SQUADRA HA I VALORI PER SALVARSI”
Così Caniato ha voluto analizzare la partita di domani contro il Trento, squadra sesta in classifica che nelle ultime partite – in cui ha ottenuto 3 punti con altrettanti pareggi – ha rallentato la propria marcia dopo un ottimo girone d’andata e si è ritrovata in difficoltà dal punto di vista fisico a causa di numerosi infortuni e indisponibilità. Per la Pro Patria gli unici giocatori fermi ai box, oltre ai lungodegenti, dovrebbero essere Mallamo e Curatolo.
“IL TRENTO FA DEL GIOCO UN SUO PUNTO FORTE”
«Quella di domani è una gara importante, importante per noi, per verificare quella è che la cresciuta delle ultime settimane. Nell’ultimo mese ho seguito la Pro Patria e devo dire che al di là dei risultati, che non sempre stati onesti nei confronti della prestazione, la squadra mi ha dato la sensazione di essere squadra. Domani affrontiamo il Trento, una delle compagini che fa del gioco il suo punto forte. Noi siamo positivi, in settimana e anche stamattina in allenamento ho visto un bell’atteggiamento. Nella mezzora di partitella di questa mattina c’è stata un’intensità che è difficile avere alla luce della nostra classifica».
“IL TIGROTTO DOVRÀ ARRABBIARSI”
«Penso che il Trento avrà delle grosse motivazioni perché è un ambiente dove ci sono grosse aspettative. L’allenatore, Tabbiani, è molto bravo e fa giocare bene la squadra con la palla, sono propositivi, aggressivi, non danno spazio né respiro. Anche domenica a Vercelli hanno fatto bene. Io mi auguro che la Pro Patria abbia l’atteggiamento giusto per andare ad affrontare una squadra che arrivando da tre pareggi (e una sconfitta, ndr) cercherà di creare difficoltà fin dall’inizio. Però ogni gara è una storia a sé e va affrontare nella maniera giusta. Trento è un opponente difficile per come gioca, per come esprime calcio. Ma di fronte c’è una Pro Patria che ha classifica deficitaria. Il tigrotto dovrà arrabbiarsi. Da qui in avanti le prossime nove gare saranno provanti, ma da affrontare con la giusta serenità. La nostra è una squadra che ha i valori per centrare il suo obiettivo, al di là della classifica odierna».
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