“Il grande ospedale della Malpensa avrà 611 camere per 1200 posti letto. Basta polemiche”
Dopo le polemiche da parte del Comitato per la tutela della Salute del Varesotto e di esponenti politici gallaratesi, la direttrice dell'Asst Valle Olona Bianchi fa chiarezza

La direttrice dell’Asst Valle Olona Daniela Bianchi interviene e fa chiarezza sulla capacità di ricovero del futuro ospedale che sorgerà a Beata Giuliana.
Le polemiche scaturite dalla lettura di un documento che conteneva numeri differenti rispetto alle aspettative, sono frutto di un errore di interpretazione: «Premessa, doverosa: il nuovo ospedale rappresenta la più grande opportunità della sanità pubblica per questo territorio e la sua comunità. Una occasione unica da cogliere non da strumentalizzare. A partire dai numeri».
611 camere per 1200 letti
Daniela Bianchi chiarisce: «I posti letto previsti sono quelli inseriti nell’Accordo di programma sottoscritto che si basa sulle indagini epidemiologiche e demografiche di Ats Insubria e Regione Lombardia per rispondere ai reali bisogni di salute della popolazione. Semmai oggi, e il Grande Ospedale della Malpensa ne sarà un esempio concreto, si va verso la realizzazione di infrastrutture “flessibili”, come da linee guida sviluppate dal progetto Next Generation Hospital e realizzate dalla piattaforma di ricerca JRP Healthcare Infrastructures del Politecnico di Milano. Saranno dunque realizzate 611 stanze, altamente confortevoli e moderne, che potranno essere utilizzate sia come singole che come doppie raggiungendo potenzialmente, in questo caso, i 1200 posti letto».
Grande partecipazione al concorso di progettazione
La DG Bianchi ricorda che il 20 marzo scorso si è chiuso il concorso internazionale di progettazione “con la partecipazione di molte realtà a testimonianza del grande interesse verso quello che sarà un ospedale strategico a livello nazionale e internazionale vista la vicinanza all’aeroporto di Malpensa e al nuovo Hub Regionale per le Emergenze di Gallarate».
Un’infrastruttura sanitaria pubblica, sostenibile, efficiente e integrata nel territorio
«Insomma – conclude il Dg della ASST Valle Olona – stiamo lavorando a una infrastruttura sanitaria pubblica sostenibile, efficiente, digitale, integrata con i territori, sempre più attrattiva per i professionisti e più orientata al comfort degli utenti e al miglioramento continuo delle prestazioni sanitarie. Continuare invece a polemizzare o dare numeri sbagliati si rischia di disperdere tempo ed energie quando l’obiettivo è uno solo: costruire insieme una infrastruttura sanitaria unica per qualità di cure e tecnologia».
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