Il Panperduto s’illumina con il tricolore. “Dighe e bacini come difesa contro i fenomeni meteo estremi”
Lo sbarramento sul fiume Ticino a Somma, origine del sistema dei navigli, viene illuminato dal consorzio EtVilloresi. Fa parte di una campagna nazionale dell'Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue

Dalla sera e per tutta la notte di martedì 18 marzo, i principali impianti idraulici lungo la Penisola saranno illuminati di tricolore: ad attuare l’iniziativa sarà l’ANBI, attraverso l’azione locale dei Consorzi di bonifica ed irrigazione.
Il Consorzio Est Ticino Villoresi (ETVilloresi) è lieto di partecipare all’iniziativa con l’illuminazione della diga di Panperduto (Somma Lombardo, VA), lo storico impianto che origina l’intero sistema idrico dell’Est Ticino e che ricomprende sia il Canale Villoresi che i Navigli occidentali (Navigli Grande, Bereguardo, Pavese). Gioiello d’architettura industriale progettato verso la fine del XIX secolo da Eugenio Villoresi, l’impianto di Panperduto, immerso nel Parco Lombardo della Valle del Ticino, oltre alla centralità ricoperta a fini irrigui, contribuisce alla creazione di uno scenario unico per bellezza e biodiversità, estremamente ricco di suggestioni.
EtVilloresi, unendosi in questa iniziativa agli altri Consorzi regionali, associati nell’ANBI Lombardia, e del Paese, intende riaffermare la propria consonanza rispetto ad alcune tematiche promosse con forza da Anbi nazionale.
«Con questo gesto vogliamo rilanciare ancora una volta come la gestione delle risorse idriche debba essere una questione nazionale e come le opere idrauliche siano un patrimonio dell’intero Paese, che spesso non ne conosce l’indispensabile funzione» precisa Francesco Vincenzi, presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue. «Anticipiamo in questo modo la data del 22 marzo, Giornata Mondiale dell’Acqua, che vorremmo non si limitasse alla consueta liturgia delle buone intenzioni, ma si sostanziasse della concretezza dei finanziamenti necessari ad aumentare la resilienza delle comunità alla crisi climatica».
«La nostra iniziativa vuole richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla necessità di scelte infrastrutturali di fronte all’estremizzazione degli eventi meteo, dalla siccità alle alluvioni – prosegue il Direttore Generale di Anbi, Massimo Gargano. «Due, in particolare, sono gli interventi, che vogliamo evidenziare. In primo luogo, l’avvio del Piano Invasi, proposto con Coldiretti, per la realizzazione di 10mila bacini multifunzionali, perlopiù medio-piccoli, entro il 2030 e di cui 400 sono già cantierabili; per questo ribadiamo la richiesta di destinare a tale scopo quantomeno parte dei 7 miliardi di euro, definanziati dal P.N.R.R., perchè destinati a progetti considerati ormai irrealizzabili entro i termini fissati dal cronoprogramma del Next Generation EU. La seconda richiesta riguarda la necessità di accelerare la burocrazia anche istituzionale per sbloccare almeno i 946 milioni di euro della prima tranche di finanziamenti previsti dal P.N.I.S.S.I. –Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e per la Sicurezza del Settore Idrico, avviandone così la realizzazione, che prevede investimenti per 10 miliardi in un decennio, a servizio dell’efficientamento della rete idrica del Paese».
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