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La Pro Patria a Trieste per continuare la riconcorsa, Caniato vuole “L’artiglio della tigre”

I tigrotti di Busto Arsizio cercano conferme e punti preziosi nella delicata sfida di domenica 16 marzo contro al Nereo Rocco. L'obiettivo? Dimostrare che la svolta è reale

Pro Patria - Arzignano 13 marzo 2025

Vincere per dimostrare di non esser tigre di carta. Per la Pro Patria quella di domani sarà una partita che darà importanti risposte. Domenica 16 marzo, ore 17:30, i tigrotti di Busto Arsizio saranno in campo in uno degli stadi più importanti della categoria per affrontare quella che, a oggi, sarebbe l’avversario degli spareggi playout: la Triestina, squadra di casa al Nereo Rocco.

La vittoria casalinga di giovedì, seguito del buon pareggio di Trento, ha sicuramente dato energie positive alla squadra guidata dal duo Caniato-Salo, che adesso dai loro giocatori, apparsi rigenerati dal punto di vista mentale e dell’atteaggiamento, dovranno provare a sfruttare il momento di calo che i giuliani stanno attraverso in questo pazzo marzo dopo la grade rincorsa degli ultimi due ottimi mesi, nel corso dei quali la Triestina è riuscita a scrollarsi di dosso dall’ultimo posto e arrivare a 30 punti, quattro in più dei bustocchi. A onor del vero, i punti conquistati sul campo dall’Alabarda sarebbero in realtà 35, ma nelle ultime settimane sui giuliano è piombata la penalizzazione, che è andata ad aggravare ulteriormente sulla fatica manifestata in settimana, tra AlbinoLeffe e Pergolettese.

UN GIRONE DOPO: UN MONDO DEL TUTTO DIFFERENTE

Sarà una possibile preview dei playout? All’andata a Busto finì 0-0, un risultato che a maggio sarebbe un bicchiere mezzo vuoto, ma che invece domani non sarebbe da buttare per la Pro Patria, pur intenzionata a presentarsi al Rocco con un obiettivo diverso, quello di portarsi a -1 e mettere fiato sul collo alle sue prede. Ma tante cose sono cambiate da allora, dalla classifica, agli schieramenti, passando per i due tecnici in panchina. Un mondo del tutto differente, canterebbero una band di Albino (che giovedì ha battuto 2-0 proprio l’Alabarda). Il segreto della Triestina ha infatti un nome e un cognome: Attilio Tesser, il mister più esperto e dal maggior pedigree del Girone A. Lo score del 2025, ovvero 18 punti frutto di 6 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte (per la Pro 2 vittorie, 2 pareggi e 7 sconfitte), sono la dimostrazione del valore del mister e della squadra, che sulla carta non vale di certo il quartultimo posto…forse piuttosto il quarto.

TERRANI SQUALIFICATO, SOMMA AI BOX

Dall’altra parte anche l’arrivo di Caniato ha mosso qualcosa all’interno dello spogliatoio, che in campo sembra aver trovato il giusto equilibrio tra l’aggressività di chi ha l’imperativo categorico di fare punti e maturità con cui tenere a bada la frenesia, come dimostrato dai buoni numeri difensivi registrati (tre partite senza subire goal) e dalle buone trame mostrate contro l’Arzignano giovedì dal reparto offensivo composto da Terrani, Beretta e il match winner Rocco. Terrani tuttavia dovrà scontare la squalifica scattata dopo l’ultimo cartellino giallo. Fermo invece ai box Somma, sostituito giovedì durante all’intervallo per un problema fisico. Persi due titolari, Caniato dovrà fare i conti anche con l’elevato minutaggio di alcuni giocatori, per esempio la mediana composta da Ferri-Mehic. Il duo ha dato ottime risposte ma la coppia è partita titolare sia a Trento sia due giorni fa.

CANIATO: “I SINGOLI DELLA TRIESTINA POSSONO STRAVOLGERE LA GARA IN OGNI MOMENTO”

Sull’argomento il mister in conferenza stampa preferisce non svelare le carte e concentrarsi sull’atteggiamento da tenere dentro il rettangolo verde, a prescindere da chi calcherà il prato del Nereo Rocco.

«La Triestina è una squadra tecnicamente di valore assoluto. Ha qualità in ogni posizione di campo. Se il nostro atteggiamento sarà quello delle ultime partite due gare vedremo ancora una bella battaglia –  commenta Caniato in sala stampa -,Entrambi gli allenatori da questa partita si aspettano risposte importanti. Noi dobbiamo capire se questo momento è un trend o una mera illusione, ma non credo visto l’atteggiamento mostrato in campo. Lo stesso ragionamento credo che valga anche dall’altra parte. La Triestina ha un impianto di gioco forse non brillantissimo ma nei suoi interpreti ha tanta qualità per poter stravolgere in qualsiasi momento la gara. Si giocherà in a Trieste su un campo dalle dimensioni gigantesche. Spero possa dare stimoli ai nostri ragazzi. Giocare in uno stadio di quel tipo crea e dà tanto.  Un campo del genere con l’atteggiamento può farti esaltare».

L’ARTIGLIO E LA TIGRE

«La nostra immagine, che porto avanti per scaramanzia, è la tigre, con il suo artiglio: la volontà e il desiderio di strappare sempre qualcosa dall’avversario. Abbiamo l’osso, cerchiamo di mantenerlo noi. Al di là del risultato, l’atteggiamento dovrà essere questo».

Marco Tresca
marco.cippio.tresca@gmail.com
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Pubblicato il 15 Marzo 2025
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