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Le centraline di rilevamento dell’inquinamento a Busto Arsizio diventano un caso. Servono davvero?

L’interrogazione in Consiglio Comunale evidenzia gravi carenze nelle rilevazioni sulla qualità dell’aria: stazioni con mesi di mancato funzionamento e superamenti delle soglie di inquinanti. "Impossibile fare una valutazione reale," denuncia Fiore.

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A Busto Arsizio si riaccende la polemica sulla qualità dell’aria e sulla gestione del monitoraggio ambientale. Il consigliere comunale del Gruppo Misto, Emanuele Fiore, ha presentato un’interrogazione in Consiglio per denunciare gravi falle nel sistema di rilevazione della qualità dell’aria, con centraline ferme per mesi, dati mancanti e valori oltre soglia non adeguatamente monitorati.

Secondo Fiore, che ha analizzato i dati delle sei centraline installate in città, emerge un quadro preoccupante: in almeno due stazioni si sono verificati lunghi periodi di mancata rilevazione, con buchi di fino a sei mesi; totale assenza di dati per tutte le centraline nei mesi di luglio e agosto 2024; dati validi solo in percentuali ridotte, con punte minime del 24% per il PM2.5; superamenti dei limiti di legge per PM10 e PM2.5 nei mesi invernali, con valori fino a tre volte sopra il limite consentito.

Fiore punta il dito contro la mancata attuazione delle promesse fatte in commissione il 17 novembre 2022, quando si era parlato di una commissione di monitoraggio che avrebbe supervisionato i dati e della possibilità di spostare le centraline per un rilevamento più accurato. Nulla di tutto ciò, sostiene il consigliere, è stato fatto.

Oltre ai buchi nelle rilevazioni, il consigliere denuncia anche l’assenza di un tabellone elettronico con i dati in tempo reale, previsto inizialmente per garantire trasparenza e accesso immediato alle informazioni ambientali per i cittadini.

Questa interrogazione arriva in un contesto in cui le preoccupazioni per l’inquinamento a Busto Arsizio sono già alte, anche alla luce dello studio epidemiologico condotto da ATS Insubria e ATS Milano Città Metropolitana, che ha evidenziato criticità nei livelli di NOx e PTS, inquinanti monitorati proprio dalle centraline.

Fiore chiede ora risposte urgenti all’amministrazione: chi si occupa realmente del monitoraggio? Perché i dati sono così frammentari? La commissione di controllo verrà finalmente istituita?. Il consigliere conclude con un appello affinché si intervenga rapidamente per garantire un sistema di rilevazione affidabile e trasparente, senza il quale qualsiasi valutazione dell’impatto ambientale sul territorio risulta impossibile.

I dati sono disponibili a questo link.

Pubblicato il 18 Marzo 2025
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