Pagelle Pro Patria: Tigrotti da battaglia, Rocco, Terrani e Barlocco trascinano i biancoblu con carattere
Una Pro Patria rigenerata supera l'Arzignano con solidità difensiva e sacrificio. La mediana Mehic-Ferri garantisce corsa e freschezza, Rovida dà sicurezza, Alcibiade e Beretta l'esperienza necessaria

La Pro Patria di mister Caniato, coadiuvato da Sala, vince con carattere superando di misura un Arzignano ben schierato in campo ma sempre arginato davanti all’area di rigore. Il successo biancoblu, il quarto stagionale, arriva al termine di una partita di lotta, sacrificio e concretezza da parte de tigrotti, che incasellano il terzo risultato utile consecutivo.
I VOTI AI TIGROTTI BIANCOBLU
ROVIDA 6,5 – Si prende e tiene stretto il terzo clean sheet consecutivo. Anche se l’Arzignano – che allo Speroni disputa una bella partita – non crea vere conclusioni nello specchio della porta, al portiere va dato al merito di spegnere sul nascere diversi traversoni velenosi arrivati nella sua area con giuste letture. E, soprattutto, di averlo fatto con grande sicurezza.
BASHI 6,5 – Ritorna in campo e ritorna a fornire una prestazione di livello come visto nella prima parte della stagione. Sempre sul pezzo, quasi mai superato e autore di una doppia parata sulla linea che restituisce a Latki quanto il giocatore dei grifoni si era preso all’andata. Il miglior modo per festeggiare la convocazione nella Nazionale under 21 albanese.
dal 95′ CAVALLI – Poteva essere una partita più breve di quella famosa amichevole tra Milan e Real Madrid in cui Matri entrò in campo solo per ascoltare il triplice fischio, invece Turrini concede ulteriori 3 minuti di extra time e lui può aumentare almeno di qualche secondo in più il proprio minutaggio.
ALCIBIADE 6,5 – Che sia un leader vero, della difesa e non, lo si capisce sia per come la squadra di cui è perno regge l’impatto del lungo assedio finale dell’Arzignano, sia per i secondi rosicchiati al cronometro nel finale, quando la Pro Patria 2024/25 è solita alle brutte sorprese. A tal proposito, da sottolineare anche l’elevato numero di volte in cui nel finale di gara gli avversari sono stati “pescati” in fuorigioco.
COCCOLO 6,5 – Da quando è arrivato la posizione di campo del braccetto sinistro è diventata di sua proprietà. C’è voluto del tempo ma adesso inizia a raccogliere i frutti di un’alchimia di reparto che finalmente sembra dare i suoi frutti.
SOMMA 6 – L’Arzignano concede di più a sinistra mentre attacca maggiormente sulla fascia di sua pertinenza. Motivo per cui è poco partecipe quando la squadra ha la palla. Ciò non toglie che dà una grossa mano a Bashi e Alcibiade nel difendere il vantaggio. Lo fa fino al cambio dovuto anche al fatto che l’esterno destro le sta giocando davvero tutte.
dal 46′ RENAULT 6 – Come per il predecessore, anche per lui una partita praticamente da quinto di difesa più che di centrocampo. Anche se a inizio della ripresa prova ad alzarsi un pochino. Ma in quel pochino non riesce a trovare giocate particolarmente efficaci, né i compagni riescono a farsi trovare a sua disposizione.
MEHIC 6,5 – Che il potenziale ci fosse era qualcosa di risaputo da tutto l’ambiente. Che riuscisse, dopo alti e bassi, a farlo brillare nel momento più complicato della stagione forse in pochi ci credevano. E invece lui (che tra qualche giorno compirà 22 anni), arretrato da trequartista di qualche metro in mediana, sembra aver trovato la mattonella di campo dove farsi valere e vincere parecchi duelli fisici. Il tutto continuando a sentire un innato richiamo delle sirene verso la porta avversaria: caratteristica che lo rende un giocatore utile e attivo in entrambe le fasi di gioco.
FERRI 6,5 – Sarà anche per il buon momento di forma che sta mostrando sul rettangolo verde, ma accanto a Mehic finora ha sfornato le migliori prestazioni della stagione. Il duo forma una singolare coppia in mediana, alla Batman e Robin, che però funziona e che garantisce solidità, gamba e strappo grazie alla verde freschezza. Il centro(campo) di Gotham è al riparto con loro in campo. Per fisonomia il giovane capitano potrebbe sembrare Robin, ma per esperienza e leadership il ruolo che maggiormente gli spetta è quello dell’Uomo Pipistrello.
dal 72′ NICCO 6 – Come visto a Trento, un buon finale quando la palla scotta.
BARLOCCO 7 – Negli Annales del calcio passeranno alla storia solo l’assist e il cartellino giallo, negli occhi dei tifosi dello Speroni anche il riconoscimento per l’ammirevole impegno visto coast-to-coast. Oltre al pallone vincente per Rocco, bene anche quando mette in area un paio di cross arcuati e quando sbarra la strada ai tanti giocatori offensivi messi da Bianchini in campo per provare a pareggiare ad ogni costo.
TERRANI 7 – In sala stampa ci ha sempre messo la faccia, ieri in campo ha dimostrato di voler dare impulso alle parole con una prestazione di carattere, oltre che di qualità. Ma le qualità del trequartista di Vigevano sono ben note nella categoria, la concretezza mostrate nelle ultime uscite invece stanno cambiando il volto della squadra. L’Arzignano con Benedetti playmaker concede spazi nel suo ventre molle. Ed è lì che il #31 colpisce. Diversi buoni palloni giocati negli ultimi 25 metri e una conclusione a giro (criminosamente trascurata negli highlights della Serie C) che per poco non si incastona nel sette. La strada è quella giusta.
dal 72′ CITTERIO 6 – Prende il posto di uno stremato Terrani in una gara che col progredire dei minuti diventa sempre più di passione nella difesa del vantaggio. Non tradisce la fiducia entrando bene in partita.
ROCCO 7 – Goal pesantissimo. Goal da attaccante d’area. Goal che permette a Busto Arsizio di tornare a esultare per una vittoria da Pro Patria. E come nella partite più belle dei biancoblu, dopo il vantaggio tutti i giocatori si mettono al servizio della squadra per difendere con gli artigli il vantaggio come una tigre farebbe con un proprio con un suo tigrotto.
dal 72′ TOCI 6 – Aiuta la squadra dietro la metà campo e la linea della palla, provando anche a colpire con una transizione a campo aperto sfumata solo all’ingresso dell’area di rigore.
BERETTA 6,5 – La fame di cui la Pro Patria ha bisogno. Lo ripetiamo spesso ma è la sensazione che trasmette e che sta aiutando i tigrotti in questo momento complicato. Il goal non arriva, anche se da solo impegna Boseggia più di quanto tutto l’Arzignano riesca a fare con Rovida. Fa valere chili e muscoli sia spalle alla porta per far salire la squadra, sia sulla trequarti dove ben combina con i compagni di reparto. Un buon momento anche per lui.
All. CANIATO 7 – Le cose stanno ritornando al loro posto. Usiamo una perifrasi col gerundio perché il processo è in corso e non deve fermarsi proprio adesso. Ma i segnali sono positivi.
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