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Radici e ali: il Melo di Gallarate festeggia 45 anni

Da un gruppo di giovani volontari nacque un'esperienza che si è fatta cooperativa nel 1980. Oggi è una realtà solida, quasi un "quartiere sociale" nel centro della città

Il Melo

All’inizio era un gruppo di giovani amici, che – inizio anni Settanta – volevano fare qualcosa per gli altri.
n meno di dieci anni erano riusciti a creare una realtà destinata, nel tempo, a diventare solida: è “Il melo” di Gallarate, nata – come cooperativa – l’11 marzo 1980.

Quarantacinque anni.
Non un anniversario “tondo”, ma celebrato in grande, in via Magenta.
Più di duecento invitati hanno partecipato nel pomeriggio di martedì 11 all’evento “Il Melo Story”, per festeggiare la ricorrenza.

Un racconto per immagini e suggestioni, fin dalla fase iniziale del 1972-73 (quando i giovani volontari animarono una campagna di pressione per l’attenzione alle fasce più anziane), alle attività dei Promotori Sociali, fino alle prime esperienze nella villa di via Roma, con la cooperativa che in origine si chiamava Centro di Cooperazione Sociale.

Il nome “Il Melo” è arrivato dopo: un simbolo comprensibile, facile da riprodurre, l’albero che “fiorito a primavera nell’inverno matura i suoi frutti”, a evocare l’esperienza intergenerazionale che animava il gruppo d’origine e anima ancora l’esperienza di via Magenta.
Gli anni Novanta sono quelli in cui l’esperienza si consolida, con una grande scommessa anche sulle strutture, quasi un quartiere sociale tra il centro città e l’ospedale, a caratterizzare la funzione di un’intera area di città (che, sia detto tra parentesi, dovrà affrontare la sfida della ridefinizione con la prospettiva dell’ospedale unico).

Generico 10 Mar 2025
Una immagine promozionale che fu usata nella campagna di raccolta fondi per le nuove strutture, a inizio anni Novanta. I protagonisti non erano attori, ma persone legate alla cooperativa, a rappresentare generazioni diverse

La storia del Melo sono le strutture, ma soprattutto di persone: una vera e propria comunità, fatta di soci, operatori, famigliari e ovviamente i residenti della RSA.

Per celebrare questo percorso sono stati molti gli amici intervenuti all’evento di mercoledì pomeriggio, tra coloro che hanno partecipato, anche solo per un periodo, alla ricca successione di eventi e di passaggi evolutivi che hanno condotto la Cooperativa, dalla sua costituzione nel marzo 1980, fino ad oggi: nuovi e vecchi dipendenti, storici operatori del servizio civile, volontari, rappresentanti di enti del territorio (tra gli altri, Amici del Melo, Uneba Varese e Fondazione Comunitaria del Varesotto) e autorità cittadine (Marco Colombo, presidente del consiglio comunale di Gallarate, e l’assessora alla cultura Claudia Mazzetti).

Il Melo

E in un momento così importante per la propria storia, Il Melo ha voluto segnare, quasi con un gesto rituale, un simbolico passaggio di eredità dallo storico gruppo dirigenziale, che ancora oggi guida l’ente, alle future generazioni che si stanno preparando: il dono di una lanterna ha rappresentato così il significato più profondo di questa ricorrenza, emblematicamente espresso dalle parole di W.H. Carter II, «ci sono due cose durevoli che possiamo lasciare in eredità ai nostri figli: le radici e le ali».

“E da sempre, tra i valori fondativi più importanti, nelle radici del Melo è vivo il desiderio di perseguire in ogni modo e sotto ogni riguardo quella Pace sostanziale, collaborativa e produttiva, tra persone, enti, istituzioni e popoli che rende possibile per tutti e per ciascuno una convivenza e uno sviluppo di vita armoniosi e duraturi nel tempo, come al Melo”.

Pubblicato il 11 Marzo 2025
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