Riforestazione e destino della scuola di Cajello, “servono decisioni”
Dopo la presentazione del progetto Grow29, il consigliere di Obbiettivo Comune Gallarate sottolinea le due criticità ancora da affrontare. E ricorda che esiste già un indirizzo del consiglio comunale

«Il dovere di pensare alle compensazioni con piantumazioni è obbligatorio. E soprattutto lo è indicare esattamente il destino della scuola elementare di Cajello per non lasciare che marcisca abbandonata». Sono le due priorità per i quartieri di Cascinetta e Cajello, secondo il consigliere comunale di Obbiettivo Comune Gallarate, Massimo Gnocchi.
Sono due “tasselli” del progetto Grow29, di cui si è discusso moltissimo soprattutto rispetto alla costruzione della nuova scuola al posto del boschetto di via Curtatone, con un’estate intera di presidio sulla via e i ragazzi che si sono arrampicati sugli alberi.
Gnocchi non ha mai nascosto i dubbi sulle modalità di lotta scelte dalla forze del presidio da un certo punto in avanti, ma soprattuto non ha mai nascosto i dubbi sulle criticità del progetto.
Ora: il boschetto «non esiste più», il cantiere della scuola è avviato, ma ci sono aspetti che si possono ancora affrontare, dice Gnocchi riferendosi in particolare appunto da un lato al tema del futuro da pensare per le attuali scuole primarie di Cajello (destinate ad essere abbandonate e per cui non esiste però un uso alternativo definito) e dall’altro alle compensazioni sui due quartieri.
Su questo tema c’è stata qualche apertura dal presidente del Parco del Ticino, che ha spinto le altre forze di minoranza a rilanciare le proprie proposte per un nuovo parco urbano tra Cajello e Cascinetta.
Gnocchi riparte invece dalla mozione approvata nel novembre scorso in consiglio comunale e che dovrebbe tracciare la rotta.
Di seguito il testo completo del comunicato.
Credo sia stata una ennesima occasione persa quella di giovedì per dare le risposte che questo importante progetto attende sin dal suo varo, ovvero dal marzo 2021 quando il precedente consiglio comunale nella conferenza capigruppo lo sostenne così come lo vediamo sostanzialmente ora.
Soprassedendo sul non secondario fatto che illustrarlo alla cittadinanza dei due quartieri interessati era un obbligo procedurale al quale la amministrazione doveva provvedere ben prima dell’apertura del cantiere della scuola unica di via Curtatone, come ho avuto premura di scrivere a tutti i relatori ben prima dell’incontro di giovedì per chiarezza e rispetto, giovedì si è appunto persa ancora una occasione per chiarire come si porrà rimedio ad alcune criticità dell’intero pacchetto di interventi finanziati con oltre 18 milioni di euro di denaro pubblico.
Un progetto, ribadisco che ha molti aspetti di interesse e valenza ma con negatività innegabili cui si deve rimediare subito. Se infatti il bosco non esiste più il dovere di pensare alle compensazioni con piantumazioni è obbligatorio. E soprattutto lo è indicare esattamente il destino della scuola elementare di Cajello per non lasciare che marcisca abbandonata.
Per queste due ragioni la mozione che ocg aveva presentato e che con alcune modifiche è stata approvata unanimemente lo scorso novembre è da seguire e non farò sconti su questo. Peccato però che sino ad ora non sia avvenuto. È per questo che mi sono premurato di farla avere al Parco Ticino affinché l’ente sia consapevole che il consiglio di gallarate sostiene la necessità che i 226 mila euro pagati per la monetizzazone del bosco vengano spesi per piantumazioni nei due quartiere e nei nostri boschi con l’area fontanili avanti a tutte.
Quanto alla scuola invece serve una decisione da prendere su precisa indicazione della commissione lavori pubblici cui ho chiesto di farlo come indicato nel testo votato. Solo sistemando queste cose sbagliate il sistema grow29 diverrà un serio e completo progetto di rilancio dei quartieri.
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