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“Atto unico” al museo Maga racconta la lunga storia del Premio Città di Gallarate

Il "Premio Nazionale Arti Visive" nacque nel 1949 e ha consentito di creare il nucleo centrale della Galleria d'Arte Moderna, con opere di pregio che raccontano l'evoluzione dal figurativo all'arte concettuale, a quella digitale

La storia del Premio Città di Gallarate al Maga

Dal 13 aprile al 5 ottobre 2025, il museo Maga di Gallarate celebra il 75° anno del Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate – più semplicemente Premio Gallarate – con una mostra che ne racconta la storia attraverso uno sperimentale riallestimento delle collezioni permanenti del Maga che raccoglie le voci più importanti dell’arte italiana dal dopoguerra in poi, da Carlo Carrà a Mario Radice, da Lucio Fontana a Fausto Melotti, da Carol Rama a Luigi Ontani a molti altri ancora.

L’esposizione è prodotta da Premio Gallarate nell’ambito della XXVIII Edizione e da museo Maga, con il contributo di Regione Lombardia – progetto Orizzonti in Movimento per il bando Olimpiadi della cultura – Invito 2025-2026, iniziativa inserita nell’ambito dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026.

Per l’occasione, vengono presentate le recenti acquisizioni nell’ambito del Pac 2024 – Piano per l’Arte Contemporanea : il museo gallaratese ha così acquisito l’opera di Luciano FabroVera, del 1969; Ketty La RoccaAppendice per una supplica, del 1972; di Strategia Fotografia 2024 – Giulio PaoliniIl mondo di prima, 2020 – promossi dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

La rassegna, dal titolo Atto unico. Premio Gallarate 1950-2025, curata da Emma Zanella, direttrice del Maga, e Alessandro Castiglioni, vicedirettore e conservatore del Maga, si presenta come una unica grande narrazione che mette in scena non solo le ventisette edizioni del Premio Gallarate, le opere, gli artisti, i curatori, i critici d’arte ma anche le centinaia di persone, che in settantacinque anni, hanno partecipato alla nascita e all’evoluzione del Premio e dello stesso Museo.

La storia del Premio Città di Gallarate al Maga

L’iniziativa è arricchita dall’esposizione di documenti d’archivio, inedite testimonianze fotografiche, affondi critici su una realtà che sta alle fondamenta di uno dei più significativi musei italiani di arte contemporanea.

(Nella foto di apertura: lo spazio dedicato a ZAT Zone artistiche temporanee, edizione 2004 del Premio Arti Visive Città di Gallarate)

Una storia nata nel 1949

Ideato e fondato nel 1949 da Silvio Zanella con l’appoggio dell’Associazione Universitari Gallaratesi, il Premio Gallarate inaugura la prima edizione nel 1950 con l’obiettivo dichiarato di fondare in città un Museo d’arte contemporanea, composto da un patrimonio derivante dall’acquisto di tutte le opere vincitrici del Premio o regalate dagli artisti che vi hanno partecipato; nel 1966 viene inaugurata la Civica Galleria d’Arte Moderna – dal 2010 museo Maga – con il primo nucleo di opere donate dal Premio alla città; ad oggi il Premio ha dato al Museo 841 opere tra dipinti, sculture, opere multimediali, disegni, grafiche, fotografie, oggetti di design.

Il Premio, tra il 1950 e il 2024, ha documentato la storia dell’arte italiana, seguendo da una postazione privilegiata lo sviluppo delle sue vicende, delle relazioni tra curatori e artisti, dei punti di forza e anche delle questioni critiche che hanno maggiormente accompagnato il dibattito artistico dal secondo dopoguerra ai giorni nostri; tra queste, il dialogo tra astrazione e realtà che ha segnato l’immediato secondo dopoguerra e da cui il Premio ha attinto, acquisendo opere di grande rilievo di Carlo Carrà, Emilio Vedova, Mario Radice, Atanasio Soldati, Afro Basaldella; o ancora lo sviluppo delle ricerche prima informali e poi cinetiche tra gli anni Sessanta e Settanta con autori quali Emilio Scanavino, Lucio Fontana, Fausto Melotti, Emilio Isgrò, Enrico Baj e Gianni Colombo, fino alla svolta degli anni Ottanta e Novanta con Carol Rama, Gianfranco Baruchello, Luigi Ontani, Franco Vaccari, Irma Blank e Mirella Bentivoglio. [lefoo id=1848421]

Negli ultimi tre decenni, dal 1997 a oggi, si è assistito a un cambiamento d’impostazione del Premio Gallarate: abbandonando la formula del premio-acquisto, le commissioni scientifiche hanno dapprima individuato, quindi invitato artiste e artisti, quali Luca Vitone, Liliana Moro, Marzia Migliora, Rossella Biscotti e altri, a produrre opere per le collezioni del Museo, prestando particolare attenzione ai progetti di ricerca, alle pratiche site-specific e site-related.

La storia del Premio Gallarate ha anche il merito di avere dato il giusto rilievo e importanza al lavoro e alle figure di critici italiani contemporanei che, di volta in volta, sono stati chiamati a portare il loro sguardo e il loro pensiero nella selezione delle artiste e degli artisti e nella progettazione di ogni edizione.

La storia del Premio Città di Gallarate al Maga

Nel corso degli anni il Premio è stato curato da storici dell’arte che hanno scritto pagine fondamentali della letteratura dell’arte italiana, da Guido Ballo a Luciano Caramel, da Enrico Crispolti a Gillo Dorfles, da Roberto Longhi a Lea Vergine, senza dimenticare voci contemporanee quali Marco Meneguzzo, Roberto Pinto, Roberta Valtorta, Anna Daneri, Denis Isaia, Adachiara Zevi fino a Chiara Alessi, curatrice della XXVII edizione dedicata ai progetti e ai processi del design sviluppati nel nuovo millennio.

“Una straordinaria opportunità per esplorare la storia e l’eredità del Premio Gallarate”

«Il 75° anniversario del Premio Gallarate è un importante traguardo, che testimonia la lunga e prestigiosa tradizione della nostra città nel promuovere l’arte e la cultura» afferma Andrea Cassani, sindaco di Gallarate. «La mostra Atto Unico ci offre un’occasione per ripercorrere la storia del Premio attraverso le opere di grandi maestri dell’arte italiana dal dopoguerra a oggi. Il riallestimento sperimentale delle collezioni del Maga rappresenta un ponte tra passato e presente, valorizzando il patrimonio culturale di Gallarate e confermando il ruolo centrale del nostro museo nel panorama artistico nazionale. Invito tutti a visitare questa esposizione, per riscoprire l’eredità del Premio e lasciarsi ispirare dalla forza dell’arte».

«Sono orgogliosa – afferma Francesca Caruso, Assessore alla Cultura della Regione Lombardia – di sostenere il Premio Gallarate, all’interno del progetto Orizzonti in Movimento, legato alle Olimpiadi della Cultura per Milano-Cortina 2026. Questa mostra è un viaggio nell’arte italiana dal dopoguerra a oggi, ma è anche un omaggio a chi ha creduto nella cultura come motore di crescita. Il Premio Gallarate non si è mai fermato: ha saputo rinnovarsi, ascoltare il presente, aprirsi al nuovo. Ed è questo, forse, il suo segreto: essere sempre in dialogo con il tempo che vive».

«Questa nuova mostra celebra la lunga e prestigiosa tradizione della nostra città nel sostenere e diffondere l’arte e la cultura» dichiara Claudia Mazzetti, Assessore alle Attività formative di Gallarate. «La mostra Atto Unico offre una straordinaria opportunità per esplorare la storia e l’eredità del Premio Gallarate dalla sua nascita fino ad oggi in un viaggio che fa emergere le evoluzioni caratteristiche della storia dell’arte contemporanea degli ultimi 75 anni: nuovi materiali, nuove forme, nuove idee. Il nuovo allestimento al Maga funge da ponte ideale tra il passato e il presente, arricchendo e valorizzando il nostro patrimonio culturale e riaffermando il ruolo di primo piano che il museo di Gallarate ricopre nel panorama artistico nazionale».

La storia del Premio Città di Gallarate al Maga
Alessandro Castiglioni curatore insieme a Emma Zanella

«La nascita del Premio è stata una piccola “Rivoluzione Copernicana” nell’ambito culturale della Città – commenta il Presidente del Museo MA*GA Mario Lainati – i cui effetti benefici  si constatano e si apprezzano anche oggi: la nascita del Maga, e cioè del Museo di Arte Moderna di Gallarate, è avvenuta innegabilmente, oltre che con il sostegno del Comune di Gallarate, sulle fondamenta del Premio di Gallarate, che festeggia insieme con noi  in questa occasione una ricorrenza di anzianità speciale ed insolita per analoghe iniziative, confermando un progetto culturale ancora vivo e vitale e fortemente condiviso anche dal Comune, suo costante storico sostenitore».

Sabato l’inaugurazione

L’apertura della mostra si terrà sabato 12 aprile dalle ore 18.00, a ingresso gratuito per tutti.

Ricola, in qualità di Main Partner del Museo, oltre a far degustare le sue deliziose caramelle offre l’ingresso gratuito ai primi 50 visitatori che si prenoteranno presso la biglietteria del Museo o su Ticketone per accedere alla mostra dalle ore 15.00 nei primi venerdì di ogni mese (2 maggio, 6 giugno, 4 luglio, 1° agosto, 5 settembre, 3 ottobre)In occasione delle giornate Ricola sarà inoltre possibile degustare gratuitamente le loro benefiche tisane a partire dalle ore 15.00.

 

Pubblicato il 07 Aprile 2025
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