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Costretta a bere, picchiata e violentata. L’atroce stupro di Busto Arsizio: dai social al degrado dietro la stazione

Il film dell'orrore vissuto dalla 14enne lunedì sera: dalla conoscenza su Instagram, al secondo appuntamento finito in un'area semi abbandonata alle spalle della stazione Nord dove da anni si attende un recupero

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L’ha costretta a bere vodka prendendola a schiaffi e l’ha trascinata in un’area abbandonata dove l’ha spogliata e l’ha violentata. Così il 21enne di Rozzano arrestato ieri sera in via Vercelli dagli agenti della Polizia Locale ha agito nei confronti di una 14enne di Busto Arsizio con la quale era al secondo appuntamento.

Il lupo ha dismesso l’abito di agnellino poco prima delle 19 di lunedì sera, approfittando di quel dedalo di vie che si dipana dietro la stazione delle Ferrovie Nord, tra vecchie aree industriali abbandonate, da anni al centro di un progetto di riqualificazione che continua a rimanere solo sulla carta.

A salvare l’adolescente, che aveva creduto ai suoi complimenti romantici su Instagram e aveva accettato un secondo appuntamento, è stata una donna residente nella via che ha sentito le urla che chiedevano aiuto.

Quando gli agenti sono intervenuti hanno trovato il giovane di origini nordafricane che la teneva per un braccio mentre lei piangeva dolorante coi pantaloni infilati al rovescio e ancora abbassati. Alla vista degli agenti lui ha dato in escandescenze ma alla fine è stato bloccato. Portato in carcere dopo gli accertamenti di rito, sarà interrogato con tutta probabilità domani (mercoledì) dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Busto Arsizio.

La vittima, ancora sotto shock, è stata trasportata in ospedale e i referti medici ginecologici confermavano la violenza certificando lesioni in diverse zone del corpo e in sede vaginale. La prognosi è di 50 giorni.

Pubblicato il 15 Aprile 2025
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