Elezioni RSU negli ospedali della Valle Olona: “L’impegno della FP Cgil è per personale, sicurezza, organizzazione e riconoscimento economico”
Quattro candidati RSU della FP Cgil dei diversi presidi ospedalieri indicano le criticità e le priorità da risolvere

In vista delle elezioni dei rappresentanti sindacali aziendali negli ospedali dell’Asst Valle Olona che si terranno i prossimi 14,15 e 16 aprile, abbiamo rivolto quattro domande alle sigle sindacali che si presentano.
Le domande:
1) Quali sono le principali richieste che avete raccolto tra i dipendenti?
2) Tra i problemi: carenza di personale, riorganizzazione dei reparti, parcheggi e benefit, contratto integrativo qual è, secondo voi, la criticità maggiore ?
3) Se eletti, la prima cosa per la quale vi impegnerete
4) Un appello ad andare a votare
Le risposte doi Giovanni Riccaldo Infermiere, Rianimazione, PO Busto Arsizio, Cinzia Lazzaroni Tecnico di Laboratorio, P.O. Busto Arsizio, Serena Ventimiglia, Tecnico di Laboratorio, P.O. Gallarate, Domenico Locuoco OSS Urologia candidati FP Cgil Asst Valle Olona
Quali sono le principali richieste che avete raccolto tra i dipendenti?
Giovanni Riccaldo Infermiere, Rianimazione, PO Busto Arsizio: Quello che ho raccolto parlando con tante colleghe e colleghi è un forte bisogno di migliorare concretamente le condizioni di lavoro: meno carichi, più sicurezza, maggiore equilibrio tra vita e lavoro. C’è anche una richiesta chiara di essere coinvolti nelle scelte, non solo informati a cose fatte. Il personale ha esperienza, sa come funzionano i servizi, e vuole essere parte attiva nei processi decisionali.
Infine, una segnalazione molto concreta è la necessità di ripensare il posizionamento dell’emoteca nel polichirurgico, per garantire maggiore rapidità ed efficacia nelle situazioni d’urgenza.
Cinzia Lazzaroni Tecnico di Laboratorio, P.O. Busto Arsizio: In questi anni, da lavoratrice tra le lavoratrici e i lavoratori, ho sentito una forte esigenza di tutela reale dei diritti, quelli sanciti dai contratti e spesso disattesi nella pratica quotidiana. C’è un bisogno diffuso di maggiore attenzione alla conciliazione tra vita e lavoro, perché i turni, le reperibilità, le ferie non rispettate impattano sulla nostra salute e sulla nostra vita personale.
Serena Ventimiglia, Tecnico di Laboratorio, P.O. Gallarate: Quello che emerge con forza parlando con le colleghe e i colleghi è la richiesta di uno stipendio più adeguato al lavoro che svolgiamo, alle responsabilità che abbiamo e al livello di stress quotidiano.
La carenza di personale è un problema ormai strutturale, che si riflette direttamente sulla gestione dei turni, sull’organizzazione del lavoro e sulla possibilità di conciliare la vita personale con quella lavorativa.
Domenico Locuoco OSS Urologia: Parlando con molti colleghi, le richieste più ricorrenti riguardano innanzitutto l’adeguamento del numero del personale rispetto al numero dei pazienti in ogni Unità Operativa.
Un altro punto centrale è la possibilità di lavorare in sicurezza, per evitare errori dovuti alla stanchezza o alla pressione continua.
Infine, in tanti chiedono un adeguamento salariale che sia in linea con quanto percepito dai professionisti sanitari negli altri Paesi dell’Unione Europea. È ora di riconoscere il nostro lavoro per quello che vale davvero.
Tra i problemi: carenza di personale, riorganizzazione dei reparti, parcheggi e benefit, contratto integrativo qual è, secondo voi, la criticità maggiore ?
Giovanni Riccaldo :Per me, oggi la carenza di personale è la questione più grave: lavoriamo spesso in condizioni di affanno, con turni pesanti e un clima di continua emergenza. A questo si aggiunge una riorganizzazione dei reparti spesso imposta senza confronto, che lascia il personale spiazzato e senza punti di riferimento. Penso che sia fondamentale cambiare approccio: non servono soluzioni calate dall’alto, ma un vero dialogo con chi lavora nei reparti ogni giorno.
Cinzia Lazzaroni: Per me la criticità più grave è la carenza cronica di personale, che pesa ogni giorno su chi lavora.
I carichi aumentano, i turni si fanno più pesanti, e questo rende sempre più difficile conciliare i tempi di vita e di lavoro, soprattutto per chi ha figli o familiari da assistere.
Senza un intervento deciso su questo fronte, il rischio è che a pagarne le conseguenze siano sempre le stesse persone, con stanchezza, disaffezione e senso di abbandono.
Serena Ventimiglia: La criticità più urgente è sicuramente la carenza di personale. Siamo in poche e in pochi a garantire servizi essenziali, con turni pesanti, poche pause e difficoltà crescenti nella gestione di ferie e riposi.
Se non si affronta seriamente questa emergenza, il rischio è che si compromettano non solo i servizi ma anche il benessere fisico e psicologico di chi lavora, e in particolare di chi, come tante donne, si trova a dover tenere insieme lavoro e famiglia.
Domenico Locuoco: Per quanto riguarda l’ospedale di Busto Arsizio, la criticità più grave è senza dubbio la forte carenza di personale in tutti i reparti. A questo si aggiunge una gestione e riorganizzazione dei reparti spesso improvvisata, fatta senza ascolto né confronto, che crea confusione, frustrazione e disservizi.
Serve una visione chiara, condivisa, costruita anche con chi lavora nei reparti ogni giorno.
3) Se eletti, la prima cosa per la quale vi impegnerete
Giovanni Riccaldo Mi impegnerò da subito per portare la voce delle lavoratrici e dei lavoratori ai tavoli decisionali. Voglio che ci sia ascolto vero e confronto costante con chi lavora. La mia priorità sarà difendere i diritti di tutte e tutti, e battermi per condizioni di lavoro più giuste, assunzioni adeguate, e una migliore organizzazione dei servizi.
Non voglio fare promesse vuote: voglio esserci, ogni giorno, con serietà e determinazione.
Cinzia Lazzaroni: La prima battaglia che voglio portare avanti è il rispetto del regolamento ferie, perché non può essere un favore, ma un diritto. Spesso siamo costretti a rimandare o rinunciare alle ferie per mancanza di personale o per scelte organizzative unilaterali.
Io voglio che ogni lavoratrice e lavoratore possa programmare e godere del proprio tempo di recupero, anche per conciliare gli impegni familiari e la propria vita fuori dal lavoro.
Tutelare questo aspetto significa rispettare la persona, non solo il dipendente.
Serena Ventimiglia: Mi impegnerò da subito a cercare di aumentare ancora di più i fondi destinati ai DEP, ma anche ad aprire un confronto serio su tutto ciò che può essere discusso nella contrattazione decentrata.
Spesso si pensa che tutto sia già deciso nei contratti nazionali, ma non è così: c’è molto margine per migliorare le condizioni di lavoro attraverso accordi locali, e voglio portare la voce di chi ogni giorno lavora nei reparti, con serietà e responsabilità.
Domenico Locuoco: La prima cosa sarà ottenere un vero tavolo di confronto con la direzione, per discutere concretamente dei problemi più urgenti: personale, sicurezza, organizzazione e riconoscimento economico.
Non vogliamo più decisioni calate dall’alto, ma partecipazione, rispetto e dialogo.
Solo attraverso un confronto vero possiamo migliorare davvero le condizioni di lavoro e la qualità del servizio che offriamo ai cittadini.
4) Un appello ad andare a votare
Giovanni Riccaldo: Il tuo voto conta. È l’unico modo per scegliere chi ti rappresenta davvero, chi si prende cura dei tuoi diritti e del tuo lavoro. Non lasciare che decidano gli altri: vota e fai sentire la tua voce.
Solo insieme possiamo migliorare le condizioni di lavoro e costruire un ambiente più giusto per tutti. Partecipare è il primo passo per cambiare.
Cinzia Lazzaroni : Votare è importante perché garantisce rappresentanza e pluralità.
Se non partecipiamo, decidono altri per noi. Con il voto possiamo portare in RSU le voci, i bisogni e le esperienze di chi vive il lavoro ogni giorno.
Solo così possiamo costruire una rappresentanza vera, vicina alle persone, attenta ai diritti e alla qualità della vita lavorativa e familiare.
Fai sentire la tua voce. Vota. Conta.
Serena Ventimiglia: Bisogna capire che il ruolo del sindacato, anche per chi solitamente non va a votare, è fondamentale.
È il tramite tra chi lavora e le cosiddette “alte sfere”, è lo strumento che permette di difendere i diritti, di rivendicare condizioni migliori, di non essere lasciate e lasciati soli.
Votare serve a dare forza a questa voce, a garantire rappresentanza e pluralità.
Non rinunciamo al nostro diritto: partecipare è il primo passo per contare davvero.
Domenico Locuoco: Invito tutte e tutti ad andare a votare per lottare per i propri diritti.
Adesso è il momento di cambiare, di farci sentire, di scegliere chi vuole davvero impegnarsi per costruire un luogo di lavoro più giusto, più umano, più sicuro.
La FP CGIL è il sindacato che si impegna e lotta per i diritti di tutti, per davvero.
Partecipare significa contare. Facciamolo insieme.
Tutti i candidati FP Cgil all’Asst Valle Olona
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