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Pagelle Pro Patria: L’Alcione esce illeso, Rovida si prende i meriti del punto, l’attacco i demeriti

La gara contro l'Alcione è una battaglia nel cerchio di centrocampo, ma l’area resta deserta. Un punto tra fatica e rimpianti quando mancano 3 gare alla fine della stagione

Pro Patria - Alcione 6 aprile 2025 - 0a0

Pro Patria e Alcione battagliano a centrocampo e non si fanno male in area. I tigrotti, fiaccati dalla terza partita in 7 giorni, raccolgono un solo punto senza riuscire a concretizzare le poche occasioni sui piedi di Beretta e Toci.

ROVIDA 6,5 – Quasi un’ora di inattività, se non per un paio di rinvii controvento, poi in pochi minuti due parate che lo elevano tra i migliori tigrotti in campo. Non si grida al miracolo ma dai suoi guantoni passa il punto conquistato dai biancoblu. Copre bene lo specchio sul tiro di Bagatti, poi in tuffo spinge via il tiro di Samele indirizzato all’angolino basso.

REGGIORI 6,5 – Delle retrovia è il più pimpante. Il suo lato è quello dove la Pro Patria soffre di meno e dove la costruisce di più, per il più in verticale, anche grazie al suo supporto. Nella diretta di ieri lo avevamo colpevolmente escluso dalla rosa di candidati per la pala di migliore in campo.

CAVALLI 6,5  – Anche per lui una buona partita, la Pro Patria dentro l’area non è mai scoperta. Unico tentennamento è in un 1vs1 contro Samele: contro l’attaccante innescato da un pallone alto nel cuore dell’area il difensore fa valere il fisico (e qualcosa di più) conquistando una rimessa dal fondo. Un arbitro più fiscale (ieri Vingo ha optato per  il laissez faire) avrebbe potuto fischiare contro.

COCCOLO 6 – L’unica certezza, in termini di titolarità, di una difesa rivisitata per 2/3 è in realtà il più ballerino del trio. Nulla di seriamente pericoloso, ma quando nel finale la Pro Patria arranca a causa del calo di energie qualche incomprensione con Barlocco fa trovare metri di campo potenzialmente esiziali all’Alcione. La squadra però non cede.

PIRAN 6 – Schierato a destra, l’esterno ci mette tutto se stesso. Il pubblico apprezza e fa il tifo per lui. Alla fine la Pro Patria costruisce di più a destra, perché Terrani preferisce andare a prendere la sfera da quelle parti. Ma al di là di un cross pericoloso ma non raccolto da nessuno il tigrottino non riesce troppo a incidere sul match negli ultimi metri di campo.

dal 78′ SOMMA SV – Pochi minuti con le squadre scariche, con l’esterno che parte dalla panchina proprio per ricaricare le pile dopo una stagione sempre in prima linea. Il finale anarchico e il vento non aiutano a rendere memorabile il quarto d’ora in campo.

MEHIC 6 – Tanta, tantissima lotta (ancora un giallo nel cerchio di centrocampo), fino allo stremo. I tanti minuti a fare il tuttocampista si sono fatti sentire e quando lui è calato d’intensità la Pro Patria ha perso il mordente per continuare a ribaltare il campo e lentamente si sono anche spente le possibilità di vittoria.

FERRI 6,5 – È diventato un incredibile certezza. Del numero di falli fatti e subiti ieri nel cerchio di centrocampo il conto è stato perso già dopo pochi minuti. Quel che è certo è che gli avversari in questo finale di stagione faticano ad arrivare negli ultimi 30 metri anche grazie al filtro verde di centrocampo.

dal 78 MALLAMO 6 – Continua la lotta e l’interdizione del suo predecessore, senza particolari sussulti.

BARLOCCO 5,5 – Le scorribande in avanti, a tratti solitarie, fanno ammonire (finalmente) ammonire Bonaiti tra gli arancioblu, di contro lasciano qualcosina dietro. Più che a livello di campo, a livello di energie mentali. L’intesa con Coccolo non è mai parsa così asincrona. Niente di grave, però l’Alcione è lì che prova a colpire nel finale.

TERRANI 6 – Al centro del gioco ma fuori ritmo nel mandare i compagni in porta con l’ultimo passaggio. Alla verticalità senza sbocchi preferisce, o si ritrova costretto a preferire, l’apertura sull’esterno di centrocampo.

dal 64′ PITOU 5,5 – Non prende sempre le scelte corrette in campo. Al di là degli errori nella gestione del pallone quando questo scotta, è anche sfortunato. Nel finale, al 89′, l’arbitro lo interrompe quando finalmente era già entrato in area per uno scontro tra Ciappellano e Toci.

ROCCO 5,5 – Nonostante la trama lo releghi a un ruolo di mera comparsa la seconda punta a momenti si procura l’ennesimo rigore, venendo sotterrato in area. Vingo lascia correre e la partita gli scorrere addosso senza riuscire a prendere il timone della grigia tempesta, contro il vento bustocco. Per il resto pochissimo, giusto una spizzata sulla trequarti che manda in porta, sempre in verticale, Beretta.

dal TOCI 5,5 – Sui suoi piedi una chance in area che poteva diventare ottima e invitante e invece è stata gestita con una fretta imprudente che portano ad allargare troppo la traiettoria della conclusione. Il peso del risultato e della classificano sono tornati a farsi sentire.

BERETTA 6 – L’impegno c’è a tutto campo, da boa per aiutare la squadra a salire e poi dentro l’area, quando ne ha l’occasione. Le conclusioni a disposizione sono però poche e non così semplici da capitalizzare. Agazzi ci mette del suo per chiudergli in faccia la saracinesca.

all. CANIATO 5/6 – La squadra, visibilmente stanca, rischia e crea poco. Il punto guadagnato è comunque un bicchiere più vuoto che pieno. L’inviolabilità difensiva di questo finale di stagione va comunque sottolineata, perché comunque va avanzare la Pro Patria sulla plancia di gioco. Ma questi punticini sono oramai come dei passi da formica quando servirebbero balzi da gigante, anche solo per l’umore in vista dei playout (attenzione però a darli per scontati). Eppur (la tigre) si muove.

Marco Tresca
marco.cippio.tresca@gmail.com
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Pubblicato il 07 Aprile 2025
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