Snodo pericoloso, la salvezza della Pro Patria passa da Vercelli
Sfida ad alta tensione a Vercelli per la Pro Patria: sabato 12 aprile (17:30) in palio speranze, punti e un pezzo di salvezza. Sala: "Dobbiamo gestire al meglio ogni aspetto mentale"

Vincere per vivere con il giusto slancio il finale di stagione e i (possibili) playout, da disputare (forse) proprio contro la stessa Pro Vercelli. Per la Pro Patria la trasferta di domani, sabato 12 aprile (17:30), è uno snodo – tanto fondamentale quanto pericoloso – nel percorso bianco-blu verso la salvezza.
Alla vigilia dello scontro diretto le bianche casacche piemontesi sono avanti in classifica a +6 punti. Questo significa che se la Pro Patria dovesse perdere domani lo scontro diretto al Piola a quel punto perderebbe – in quel momento – anche il diritto di disputare i playout. Con la Pro Vercelli eventualmente a +9 la condanna non sarebbe ancora matematica, tuttavia lo scenario negativo della sconfitta (e l’allungo “bicciolano”) priverebbe i tigrotti di rimanere padroni del proprio destino, obbligati ineluttabilmente a sperare in passi falsi altrui per recuperare almeno due punti nelle ultime partite o ai piemontesi o alla più temibile Triestina per evitare le retrocessione diretta. Ma a Busto Arsizio in questo momento è assolutamente vietato fare tabelle e calcoli. Nei prossimi 270 minuti di stagione si scenderà in campo per vincere ogni partita e per fare ogni passo necessario per mantenere con merito la categoria.
Se Atene piange, Sparta, nelle risaie, non ride: un grande classico della Serie C, e più in generale dello Sport. A Vercelli, infatti, l’ambiente non pare essere dei più sereni, e non solo per la lunga ombra dei playout (l’arrivo di Bianchini ha solo parzialmente raddrizzato il tiro dopo le dimissioni di Cannavaro), ma anche per il clima che si respira a causa delle voci sulla vendita societaria (proprio oggi è stato diramato un comunicato). Inoltre, i risultati, delle ultime settimane (dopo la vittoria con l’Alcione sono arrivate due sconfitte consecutive) non leniscono ferite e spengono fuochi.
SALA: “DOBBIAMO ESSERE CARICHI”. OUT MEHIC
Queste le parole di mister Massimo Sala in sala stampa, in sostituzione di un influenzato Caniato (che dovrebbe aver recuperato per domani). Dalla voci attorno all’ambiente bustocco emerge la concreta possibilità della non convocazione di Mehic a causa di un infortunio al trapezio. Al suo posto, in mediana, tre i possibili sostituiti: il sostituito “naturale”, per gamba e spunto, Mallamo, il veterano e capitano Nicco oppure il playmaker Palazzi.
«Dobbiamo essere carichi, abbiamo fatto una settimana di allenamento ottima e i ragazzi hanno fatto tutto quello che c’era da dare, con lo spirito giusto. Sappiamo tutti quello che ci potrebbe dare la partita di domani. Il Caldiero gioca già stasera? Noi non guardiamo gli altri risultati, ormai sono sono due mesi che guardiamo sono dentro noi stessi cercando di tenere alta la tensione per tutta la settimana. La partita dobbiamo farla con lo spirito aggressivo, con quella rabbia che abbiamo dentro e la voglia di uscire da questa situazione».
UNA GARA DAL “FATTORE EMOTIVO”
«La Pro Vercelli sta vivendo una situazione leggermente differente dalla nostra, ma sono simili (per classifica, ndr). Sappiamo quanto è importante la gara di domani. Sarà un fattore emotivo, che dipende della situazione di classifica. Noi non guardiamo in casa d’altri. Sappiamo quello che vogliamo fare, e che dobbiamo gestire al meglio la situazione mentale, magari anche con più calma, ma anche con tanto coraggio»..
«Certi meccanismi hanno bisogno di essere rodati, sicuramente dobbiamo fare meglio rispetto alla partita con l’Alcione. L’aggressività è un discorso soprattutto mentale, che riguarda ogni minuto della partita in cui ci deve essere l’atteggiamento giusto per andare a prendersi la cosa. E in questo modo le cose vengono meglio, soprattutto in questa ultima fase di campionato».
“I MINIMI I PARTICOLARI”
«Lavoriamo su tutto, su i minimi particolari, sulla testa, su discorsi tecnici e tattici. A volte però siamo mancati nella cattiveria agonistica, nella voglia di dare al massimo tutte le risorse che abbiamo. Penso che sia una questione di dettagli. Non mi piace trovare delle scuse, non voglio alibi però in qualche occasione abbiamo lasciato dei punti per dei dettagli che se andiamo a vedere sono importanti. Su questo dobbiamo lavorare, ed è chiaro la situazione in classifica non ci dà la tranquillità per arrivare allo step che cerchiamo».
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