Sono 23 i progetti presentati per il Grande ospedale della Malpensa
I termini del concorso internazionale si sono chiusi il 20 marzo scorso. La commissione sceglierà i 5 finalisti entro metà ottobre. Soddisfatta dell'esito del bando la DG Bianchi

Sono 23 i progetti arrivati ad Aria per il bando internazionale su futuro Grande ospedale della Malpensa. I termini si sono chiusi 10 giorni fa.
Buona, dunque, l’adesione degli studi di progettazione che hanno presentato le proprie idee seguendo le indicazioni del bando: una struttura compatta e moderna da 773 posti letto ordinari. Sui posti letti che avrà in futuro, però, in queto momento c’è ancora poca chiarezza. La direttrice dell’Asst Valle Olona Daniela Bianchi è intervenuta per smentire le critiche sulla reale offerta di ricovero parlando di 1200 posti letto circa. La DG ha spiegato che il numero 620, che ha innescato molte critiche, era da considerarsi non come letti singoli ma come camere, per la quasi totalità doppie.
Una lettura che mal si concilia, però, con la tabella allegata alla delibera 297, a firma della stessa direttrice Bianchi, dello scorso 12 marzo in cui si legge specificamente che il nuovo ospedale avrà 611 letti oltre a 53 letti di day Hospital e 109 posti tecnici, culle e dialisi. Nella stessa tabella si dice che i due ospedali di Busto e di Gallarate, oggi, hanno insieme 1028 letti oltre a 42 di Day Hospital e 246 tecnici culle e di dialisi.
Il risultato del concorso internazionale è decisamente positivo per la DG Bianchi: «Siamo molto soddisfatti perché il numero di partecipanti, rivolto anche a importanti studi internazionali di progettazione, è decisamente alto, confermando come il nuovo ospedale rappresenti una infrastruttura sanitaria capace di attrarre professionisti da tutto il mondo».
La commissione dovrà vagliare i lavori arrivati: entro il 15 ottobre verranno scelti i primi cinque tra i quali poi selezionare il vincitore assoluto a cui verrà riconosciuto un premio di un milione di euro mentre 150.000 euro andranno agli altri 4.
I progetti presentati propongono dei prototipi dell’ospedale del futuro, con nuove soluzioni di accoglienza a carattere di sperimentazione e innovazione nella continuità, ma capaci anche di essere flessibili e modulabili, secondo differenti funzioni come l’esperienza del Covid ha richiesto.

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