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Univa, Ice e Intesa Sanpaolo alleati sul fronte digitale per sostenere le pmi all’estero

Presentato nella sede degli industriali il progetto Digital4Export, ovvero formazione mirata per rispondere al gap di formazione delle imprese in tema di digitale. Massi (Ice): «In aula va il meglio degli esperti italiani»


Secondo Riccardo Saporiti, presidente della Piccola industria di Univa, c’è una qualità che più di altre caratterizza le pmi del Varesotto: la resilienza. Questa parola, che viene interpretata in vari modi, sostanzialmente indica la capacità di un soggetto di reagire positivamente a un urto, un trauma o a qualcosa di negativo.

Dopo la presentazione del progetto Digital4Export, messo in campo dallagenzia Ice,  Intesa SanpaoloPiccola Industria Confindustria e presentato nella sede gallaratese degli industriali, appare chiaro che per rispondere in maniera adeguata alla digitalizzazione, la resilienza di per sè potrebbe non bastare più, almeno nel lungo periodo, nonostante i dati sull’internazionalizzazione delle imprese varesine, presentati da Saporiti, indichino un sistema in ottima salute. «Varese esporta il 45% del valore aggiunto prodotto, si tratta uno dei dati più alti in Italia – ha detto il presidente della Piccola Industria di Univa – 10,1 punti percentuali rispetto alla media lombarda e di 16,8 rispetto a quella italiana. Il saldo commerciale alla fine del terzo trimestre era pari a 3 miliardi di euro, in incremento del 14,3% rispetto al 2017».

Digital4Export, lanciato nel 2016 per promuovere la digitalizzazione in tutte le fasi dei processi produttivi dell’industria italiana, rappresenta una risposta di sistema, una sorta di alleanza che mette insieme la prima banca del Paese, un’autorevole istituzione dello Stato e la più importante organizzazione di rappresentanza datoriale. Il programma prevede sei giornate formative e consulenze personalizzate presso l’Unione degli industriali di Varese precedute da una fase di audit propedeutica alla lezione in aula che a sua volta comprende tre laboratori digitali. A completare il programma c’è una fase di coaching con un pacchetto di 8 ore di consulenza a distanza per le prime 15 aziende iscritte. Complessivamente il progetto è in grado di generare ben 17 diciassette prodotti formativi diversi. «In aula portiamo il meglio degli esperti italiani sul tema della digitalizzazione – ha spiegato Adele Massi, dirigente dell’Ufficio servizi formativi agenzia Ice – Le imprese sono chiamate a confrontarsi in maniera globale e a trasformare la propria strategia aziendale per restare competitive. Il tema delle competenze è lo scoglio più grande che le aziende devono superare per allinearsi al Piano industria 4.0. Rispondere alla domanda che nasce nel digitale è profondamente diverso che rispondere a quella che nasce da una fiera».

L’ecosistema imprenditoriale italiano, a differenza di quello tedesco, compete sui mercati internazionali con un esercito di piccole e medie  imprese in grado di generare nicchie produttive di qualità. «I mercati lontani presentano straordinarie opportunità – ha spiegato Giovanni Foresti, economista della direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo – ma anche tanti rischi. Se parliamo di digitale solo un quinto delle imprese italiane può considerarsi 4.0, ma nonostante questo il manifatturiero italiano è vincente sui mercati esteri grazie a un insieme di strategie evolute, con un certo margine di crescita».

Intesa Sanpaolo ha dunque deciso di investire sui propri clienti, andando oltre il mero rapporto di fornitura che c’è tra banca e impresa. Giuseppe Bonanno, responsabile development & sales di Intesa Sanpaolo formazione, specifica che la partecipazione in Digital4Export non è una sponsorizzazione ma una «partnership». Puntualizzazione che dice molto sulla natura di questa operazione. «Per essere resilienti non c’è solo la finanza – ha commentato  Gianluigi Venturini, direttore regionale Lombardia di Intesa Sanpaolo – Noi possiamo aiutare le imprese basandoci sulla nostra rete che spalanca le porte di 85 Paesi nel mondo, a loro volta le imprese devono fare tre cose: diversificare i mercati di riferimento, fare investimenti nel digitale e curare in modo pianificato il capitale umano».

Le aziende interessate al programma Digital4Export potranno trovare le informazioni, i moduli formativi, i bandi e le schede di adesione sul sito interamente dedicato al progetto: www.digitalforexport.ice.it e sui siti web di Intesa Sanpaolo e di Confindustria Piccola Industria.

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it
Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.
Pubblicato il 17 Gennaio 2019
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