La Fiber Art torna al Museo del Tessile con Maria Lai e Franca Sonnino
Inaugurazione il 2 febbraio. La mostra rimarrà aperta fino al 3 marzo nelle sale gemelle
Dal 2 febbraio al 3 marzo 2019 il Museo del Tessile di Busto Arsizio ospiterà l’opera di Maria Lai (Ulassai, 27 settembre 1919 – Cardedu, 16 aprile 2013), artista che si è ampiamente imposta al panorama artistico internazionale e lo dimostra la sua presenza sia alla Biennale di Venezia del 2017, sia a Documenta di Kassel e Atene, sia alle Gallerie degli Uffizi di Firenze, nel 2018.
In questo altisonante percorso espositivo, che proseguirà a maggio al Maxxi di Roma, si inserisce a pieno titolo la mostra “Maria Lai e Franca Sonnino. Capolavori di fiber art italiana” in programma nelle Sale Gemelle del Museo del Tessile e della Tradizione industriale di Busto Arsizio da sabato 2 febbraio a domenica 3 marzo 2019.
Busto Arsizio è una città di grande tradizione tessile, soprannominata un tempo la Manchester d’Italia proprio perché l’intera filiera tessile ne ha fortemente connotato il passato e ne caratterizza il presente, altamente competitivo, anche grazie alla presenza di un Museo del Tessile, caso unico e raro.
La Fondazione Bortolaso-Totaro-Sponga debutta così, sulla scena nazionale, con un progetto espositivo fortemente voluto e desiderato e che ha trovato nell’assessore alla Cultura di Busto Arsizio, Manuela Maffioli e, più in generale nella intera città, un interlocutore sensibile e privilegiato. Il percorso espositivo comprende opere di Maria Lai e di Franca Sonnino nata Coen, che vive e lavora a Roma. Una storia di amicizia speciale quella fra le due donne, signore dell’arte. Si conobbero quando Lai viveva a Roma e Franca Sonnino era l’amabile vicina di casa che dedicava le sue giornate alla famiglia.
Oggi, Franca Sonnino vive sempre a Roma, in un altro appartamento, ma conserva ancora un legame speciale nel ricordo di Maria Lai – le due donne, anche dopo il ritorno in Sardegna della Lai non hanno mai smesso di frequentarsi. Maria Lai ripeteva a Franca Sonnino il suo mantra, la frase che diceva a tutte le donne “usa le mani per fare oggetti inutili, non cose utili”. E così i primi lavori a maglia realizzati da Sonnino per la famiglia, si trasformarono, pian piano, nelle opere d’arte sofisticate e uniche che oggi conosciamo.
“Al centro dell’intero progetto espositivo – spiega Paola Re, Presidente della Fondazione B.T.S. -sta quell’elemento che caratterizza il lavoro di entrambe le artiste, il filo,che lega e cuce emozioni e sensazioni, storie di vita e di amicizia oltre che di arte. La nostra Fondazione, costituita nel 2018 non poteva sperare in un debutto migliore, Maria Lai è sicuramente l’artista italiana più rappresentativa per quanto riguarda la fiber art e i lavori di Franca Sonnino sono sofisticati e bellissimi. Desidero ringraziare l’Assessore Maffioli, il Sindaco Antonelli e tutta l’Amministrazione comunale di Busto Arsizio per averci dato questa importante occasione”.
Così l’assessore Maffioli: “Questa mostra è certamente uno degli eventi espositivi più significativi di quest’anno e dell’intera legislatura. Non è semplicemente l’incontro – raffinato e unico – tra Busto Arsizio e le preziose opere di due grandi, grandissime artiste italiane di fiber art note in tutto il mondo. E’ la conferma di una politica sempre più determinata a fare della cultura uno dei principali settori di rinnovamento della città e determinante fattore di sviluppo. E’ la dimostrazione che la forza della cultura è in grado di liberare le migliori energie, annientando la ruggine che blocca i meccanismi di congiunzione tra pubblico e privato. Perché dietro questa mostra, niente più di un sogno quando è stata pensata, c’è si l’intuizione e la pervicacia di chi, amministrando, è chiamato a una visione per la propria città. Ma c’è soprattutto una gran parte del volto bello della città: ci sono le forze culturali che hanno sete sana di bellezza autentica; ci sono le forze economiche che hanno deciso concretamente di investire nella trasformazione del sogno in realtà; c’è la volontà di quella parte della macchina comunale che lavora fieramente, con competenza e con passione, ogni giorno per la cultura. E c’è la fortunata, sinergica alchimia con la Fondazione Bortolaso-Totaro-Sponga, la cui profonda conoscenza e solidafrequentazione dell’arte tessile ha condotto felicemente verso questo traguardo non scontato, di cui siamo, e dobbiamo essere tutti, davvero orgogliosi.Che è per parte mia solo l’inizio. Un nuovo inizio”.
Queste le appassionate parole di Manuela Maffioli, Assessore alla Cultura della città di Busto Arsizio che per prima ha creduto in maniera concreta in questo sogno di fibra.
LA MOSTRA – Il percorso espositivo propone in una delle due Sale parte dei lavori di Maria Lai e la proiezione di Ansia d’infinito e nell’altra Sala le opere di Franca Sonnino e i disegni inediti di Maria Lai. Quadri delicati con il filo come protagonista come accade in Collage 1 e 2, 1995 –opera che è anche l’immagine guida dell’intera mostra, Albero con Pagine, 2006, Scritture su stoffa, 2006 e Geografia con capretta del 2006. Proprio le geografie sono importanti nell’ambito dell’intera produzione dell’artista: la Lai cercava nelle linee cucite in maniera parallela e perpendicolare dei meridiani e dei paralleli il senso di un’esistenza vissuta con sete di curiosità.LIBRIAltra parte importante della produzione dell’artista sarda è rappresentatadai libri; in mostra troveremo undici libri d’artista realizzati in tessuto e argilla che nascono alla fine degli anni settanta e spesso si compongono in fiabe visive come accade nell’opera Libro con pecorelle.
Profili tracciati con poche righe a china o matita, tra campiture piatte di colore. Tratto elastico e deciso tanto che i critici ne hanno sempre sottolineato il carattere maschile.
TRENORD TRAVEL PARTNER DELLA MOSTRA – Come travel partner che permetterà a tutti i possessori delle tessere di viaggio ITINERO –IO VIAGGIO o di biglietti ordinari con origine una qualsiasi stazione della rete ferroviaria Trenord e con destinazione Busto Arsizio, convalidati nella stessa giornata di visita, l’ingresso ridotto alla mostra.
Sale Gemelle Museo del Tessile e della Tradizione Industriale – Via Volta con ingresso da Via Galvani
Info 0331.390111
Orari: Martedì –venerdì dalle ore 15.00 alle ore 19.00Sabato e domenica dalle ore 11.00 alle ore 19.00. Lunedì chiuso.
Titoli di ingresso Intero, 7 euro; ridotto, 5 euro; gratuito per bambini e ragazzi sino ai 18 anni, disabili. Il giovedì dalle 17.00 alle 19.00 l’ingresso in mostra sarà GRATUITO. Alla biglietteria della mostra tutte le informazioni in merito aingresso gruppi e visite guidate I
UNA GRANDE MOSTRA PER I PICCOLI – Nasce l’iniziativa “fiabe cucite”, rivolta a bambini e famiglie. Da sempre l’opera di Maria Lai si caratterizza per una assoluta padronanza dei linguaggi della didattica dell’arte. Parte importante della sua intera produzione artistica è stata declinata e dedicata proprio all’insegnamento dell’artecontemporanea. Sempre in maniera acuta e curiosa.
La Fondazione Bortolaso-Totaro-Sponga e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Busto Arsizio propongono un ciclo di incontri studiati per le famiglie. Fiabe cucite si svolgerà nelle domeniche 17, 24 febbraio e 3 marzo 2019.
L’appuntamento, che avrà inizio alle ore 10.30, consisterà in una vista guidata raccontata per i più piccoli con, a seguire, laboratori ispirati proprio alla produzione artistica di Maria Lai. Gli appuntamenti saranno tenuti dal team didattico della Fondazione Bortolaso-Totaro-Sponga in collaborazione con l’ufficio didattica del Comune di Busto Arsizio.
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