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Il violino di Auschwitz commuove e incanta i castellanzesi

Tanti i cittadini presenti in biblioteca per ascoltare le note suonate dallo strumento appartenuto ad Eva Marie Levy

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«Una serie di manifestazioni, per ricordare la Shoah, condannare la crudeltà dell’uomo ma anche per dare speranza, abbattendo il muro dell’indifferenza. Conoscere significa avere gli strumenti per comprendere le cause e le responsabilità, ma anche le terribili conseguenze generate dalla guerra. L’augurio è che i nostri giovani imparino a guardare il prossimo e le diversità del prossimo, come ad una ricchezza e non con paura o indifferenza, e solo ricreando un senso di comunità forte e coesa e ricordando quanto l’odio abbia portato morte e distruzione, si potrà costruire un futuro migliore».

Così il sindaco della città di Castellanza, Mirella Cerini, ha concluso un emozionante pomeriggio che ha catapultato i tanti castellanzesi presenti in un altro tempo attraverso le parole e la musica del violino di Auschwitz, simbolo dell’Olocausto.

Si tratta del pomeriggio di sabato scorso quando nella Sala Conferenze della Biblioteca Civica Anna Lavatelli ha letto “Il violino di Auschwitz”, racconto toccante della vera storia di Eva Marie Levy, e Alessandra Sonia Romano ha suonato il violino originale simbolo della tragedia dell’Olocausto.

“Il Violino di Auschwitz”, di Anna Lavatelli, è il racconto della storia di Eva Marie Levy, una ragazza di buona famiglia, colpevole solamente di essere ebrea. Deportata con i suoi cari da Torino ad Auschwitz, grazie al suo inseparabile strumento, riuscirà a sopravvivere per molto tempo nel terribile campo di sterminio nazista, suonando, suo malgrado, per gli ufficiali delle S.S.

La lettura del racconto è stata seguita dalle note suonate da Alessandra Sonia Romano, diplomata al conservatorio di Venezia e specializzatasi nei più prestigiosi collegi musicali internazionali, con il violino di Auschwitz.

La forza della musica di Alessandra Sonia Romano è riuscita a ridare voce ai protagonisti delle vicende, lette dall’autrice Anna Lavatelli per un grande messaggio di libertà e amore.

Il pomeriggio del violino di Auschwitz è solo l’ultimo appuntamento organizzato dal Comune di Castellanza per ricordare la “Giornata della Memoria”. In precedenza, infatti, presso la Biblioteca, era stato organizzato un incontro a cura del prof. Giancarlo Restelli intitolata “1938-45 dalle leggi razziali ad Auschwitz”, e di Andreina Colombo Passoni per le “Testimonianze dei Deportati Castellanzesi”, dove era stato affrontato il tema dal punto di vista storico-sociale e culturale.

In settimana poi gli studenti delle scuole medie hanno potuto visitare, insieme al Sindaco e ai loro professori, il Memoriale della Shoah, presso il tristemente noto Binario 21 della Stazione Centrale di Milano, laddove partirono i 23 treni diretti ai campi di concentramento. Inoltre, dal 26 gennaio, presso la Biblioteca Civica, è stata aperta anche la mostra dedicata al Violino di Auschwitz, con le tavole dell’illustratrice Cinzia Ghigliano.

Pubblicato il 06 Febbraio 2019
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