Un febbraio ricco di eventi culturali a Besnate, anche grazie al lavoro in rete insieme ad altre realtà.

Il paese entra innanzitutto nel circuito ScenAperta, punto di riferimento culturale per il territorio dell’area a nord di Milano con due film: La doppia vita di Veronica di Krysztof Kieslowski e Personal Shopper di Olivier Assayas – lunedì 18 e 25 febbraio al Cinema Incontro ore 21.00 con Ingresso gratuito.

«La doppia vita di Veronica di Krzysztof Kieslowski, regista di un cinema metafisico che si interroga su di un dio senza dogmi, crea un film enigmatico in bilico tra realtà e mistero, razionalità e surrealismo» dice l’assessore alla cultura Giuseppe Blumetti. «Protagonista la luminosa Irène Jacob che interpreta le due Veroniche (la vera immagine, il calco, la Sindone), in un racconto che parla del senso profondo e misterioso del nostro essere persone nel mondo, un film che sfugge ad ogni diretta interpretabilità ma al cui fascino è impossibile sottrarsi».

«Personal shopper di Olivier Assayas uno dei più grandi registi francesi viventi, ci regala un film misterioso, opaco, modernamente gotico, che si spezza in un flusso costantemente deviato da ghost-story al cinema d’autore e poi al thriller». “…e se gli spiriti comunicassero anche attraverso i social? e se fossimo già oggi nell’era della trascendenza? Che differenza c’è tra i beep dello smartphone e le percussioni violente del fantasma che tormenta Maureen? Film sull’impermanenza dei corpi, degli oggetti, della conoscenza, “un’opera d’arte eterea, commerciale, sfuggente, sfrontata, potente, effimera.”

L’altra occasione è offerta dall’adesione a FilosofArti, la cui edizione 2019 è dedicata al valore del Dialogo. Protagonista l’attore premio Ubu Roberto Latini in un reading teatrale-conferenza “Io sono lo spirito di tuo padre-Il teatro e il dialogo con i morti” che affronterà il tema del dialogo, shakespeareamente declinandolo all’interno dell’universo del Teatro, cuore di una società che dialoga con se stessa, tra palco e platea, e, attraverso il tempo, con le generazioni perdute. «Esiste un appuntamento segreto, direbbe Walter Benjamin, tra generazioni che furono e la nostra e quel luogo è il teatro».