Biganzoli e il suo Progetto Cardano: “Orgoglioso di essere candidato con questo gruppo”
Rispetto, solidarietà e ambiente i temi portanti, che compaiono fin dal simbolo della lista, che unisce persone di estrazione molto diversa, "nuovi" cardanesi e "storici"
Sergio Biganzoli lancia ufficialmente Progetto Cardano, una lista e un gruppo anche più ampio.
«Un mese fa avevo detto “proposto candidato sindaco”. Oggi sono candidato e orgoglioso di esserlo, perché c’è un gruppo forte di persone, numerose e valide». Una settantina le persone nel gruppo che ha lavorato al programma, alle idee, alla campagna elettorale che ora inizia. «Persone che si sono unite man mano. Ogni commissione sul programma aveva quindici persone, che hanno portato anche idee nuove».
Nella lista, nella foto in alto, si riconoscono radici diverse: chi viene dal governo di centrosinistra della città (come Stefano Dozio, Vincenzo Proto, Vania Vedovat), chi era all’opposizione con Cardanoincomune (come Giuseppe Netti, Michela Marchese, Laura Clerici), l’area di Forza Italia che da tempo era in minoranza (come Patrizio Strino, Milena Melato, Giacomo Iametti). Ma poi soprattutto ci sono anche persone che si sono accostate in tempi più recenti, un po’ anche in linea con il messaggio generale di discontinuità annunciata a fine marzo. «È un progetto, non una semplice aggregazione. In questo mese tante persone si sono avvicinate e hanno portato un contributo nuovo» ha continuato Biganzoli. E mi fa piacere che i partiti sostengano facendosi da parte, Pd e Forza Italia».
Il gruppo “allargato” di Biganzoli, presente anche il sindaco uscente Bellora, che insieme ad altri ha scritto un messaggio di sostegno (vedi qui)«O lo faccio con queste persone o non lo faccio più»: così sintetizza le sue ragioni una candidata entrata nel gruppo di recente, Maila Arbeia. Persone diverse, diversi cardanesi “acquisiti”, anche se magari già di lungo corso: è naturale che sia così in una cittadina che è cresciuta moltissimo, con Malpensa ma anche perché più accessibile rispetto a Gallarate (non a caso molti sono gallaratesi trasferitisi negli anni Duemila).
TUTTI I NOMI DELLA LISTA PROGETTO CARDANO
E le idee? Rispetto, solidarietà, ambiente le parole chiave che compaiono nel simbolo. «Rispetto per le persone e per le cose comuni, per l’ambiente. Solidarietà, soprattutto in questo momento storico, per le difficoltà che vive l’Italia, per l’invecchiamento della popolazione. E serve uno sforzo per l’integrazione: che vengano da altre parti d’Italia o dall’estero, dobbiamo aiutare i nuovi cardanesi perché siano partecipi della vita quotidiana» continua Biganzoli.
E ancora l’ambiente. Declinato su punti diversi. L’urbanistica: «Faremo di tutto per recuperare l’area Stere, così come altre aree dismesse, il centro storico, l’area Nautilus. Tenendo conto di fare interventi mirati». E ancora il recupero della l’ex scuola Pascoli, con un concorso di idee, per renderla vivibile.
Ma poi ci sono le scelte sulla differenziata, rivendicate da Vincenzo Proto: «La mastella ci ha portato dal 63 al 75% di differenziata. Ma le stime ci dicono che siamo già oltre l’80%. Che sia la mastella o il sacco chippato, vedremo: noi pensiamo ce le 7mila mastelle non debbano andare perse. Il sentiero tracciato è uno dei capisaldi di questa coalizione».
Altro aspetto la mobilità sostenibile, anche qui con riferimento anche a una strada già tracciata: «Via Roma? «C’erano grosse divisioni in maggioranza, siamo arrivati alla fine anche per questo» continua Proto. «Oggi è un piacere vedere le mamme con il passeggino in via Roma, dieci anni fa si facevano le petizioni per chiedere sicurezza per chi andava dal medico facendo quella strada. Sul tema mobilità abbiamo detto che dovrà essere rivista in toto: il tessuto urbano è consolidato, quindi si dovrà intervenire per forza con sensi unici o viabilità alternative».
Proto è ha messo anche l’accento sulla formazione della lista, sull’intenzione di «mettere insieme le forze migliori di Cardano, di fronte alla crescita dei populismi, per città viva, coesa e solidale» ha concluso l’ex vicesindaco, supportato poi anche da Patrizio Strino che rivendica il suo essere moderato in un momento in cui si fa avanti «il populismo più becero».
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