Mercatini in città, l’assessore (ambulante) e il conflitto di interessi
Da una delibera di giunta risulta che Max Rogora, noto ambulante del consorzio dell'Insubria e assessore, abbia preso parte alla decisione sui prossimi mercatini in città: "Non ho votato"
Dalla delibera risulta presente e il voto all’unanimità ma Max Rogora giura di non aver preso parte alla votazione che approvava i prossimi mercatini in città da parte degli Ambulanti dell’Insubria, il consorzio di bancarelle di cui Rogora (assessore alla Sicurezza) fa parte come socio e nel quale, in passato, ha anche ricoperto la carica di presidente (attualmente la carica è di Giorgio Landoni).
La delibera di giunta del 24 aprile scorso, però, parla chiaro e dà il via libera al calendario dei mercatini in occasione di alcune feste come la Sagra di San Gregorio, la Fea di Stra Balon, Sinagu in Straa, Mostra Mercato di via Lonate e Natale in via Alfieri. Il consorzio degli ambulanti dell’Insubria, dunque, avrà una sorta di esclusiva sui mercatini in città, cosa che accade da anni.
Per il consigliere comunale del Pd Massimo Brugnone c’è un problema: «Quella delibera va modificata perchè potrebbe essere considerata un atto falso: se Rogora risulta presente alla riunione di giunta e il voto risulta unanime è evidente che chiunque possa capire che anche Rogora ha partecipato alla discussione e al voto – commenta il consigliere – tra l’altro la legge (art. 77 e 78 del decreto legislativo 267/2000) prevede che non debba partecipare nemmeno alla discussione. Non doveva proprio essere presente, non solo non partecipare al voto».
Nella delibera si legge che si concede, ai sensi e per gli effetti dell’art. 16, comma 3, del vigente regolamento
comunale TOSAP, la riduzione della Tassa Occupazione Spazi ed Aree Pubbliche nella misura del 50%, considerato il valore dell’iniziativa che contribuisce, nell’ambito degli indirizzi e degli obiettivi dell’Amministrazione Comunale, a valorizzare e vivacizzare la realtà urbana: «Si tratta di una possibilità prevista dal regolamento della Tosap – spiega Rogora – nulla di strano. Non credo proprio che mi si possa imputare un comportamento che favorisca direttamente il sottoscritto perchè vale anche per altri consorzi, come quello di Forte dei Marmi».
Brugnone ci tiene comunque a precisare: «Non ho nulla contro l’iniziativa che è lodevole e va supportata ma questa mancanza di accortezza rischia di tornare indietro come un boomerang a danno, soprattutto, degli ambulanti che fanno parte del consorzio».
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