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Addio carta, la cartella clinica finisce sul tablet

Il progetto dell'Asst Valle Olona prevede entro il 2020 l'estensione ad ambulatori e reparti di tutti i presidi: Gallarate, Busto, Saronno e Somma

Generico 2018

Il “giro del mattino” in reparto, le attività in ambulatorio si faranno con i tablet. Medici (e infermieri) dell’Asst Valle Olona passeranno presto alla “cartella clinica dematerializzata”: si darà l’addio alla versione in carta e si lavorerà in digitale, con accesso da tablet e – per alcune operazioni – persino da cellulare.

Il progetto vedrà la luce entro la primavera del 2020. O meglio: entro la primavera del 2020 si completerà l’attivazione in tutti i presidi. Il primo a sperimentare l’applicazione completa in tutti i reparti e ambulatori sarà l’ospedale di Busto Arsizio (entro dicembre 2019), poi Saronno, infine Gallarate e Somma Lombardo.

«Partiamo grazie ai progetti già avviati con finanziamento di Regione Lombardia» spiega Marco Volontè, responsabile informatica dell’Asst Valle Olona.  Si parla di 810mila euro investiti per la rete Wi-fi e 600mila già stanziati precedentemente per la Cartella dematerializzata, appunto. La Cartella “digitale” esiste già a Busto per la parte ambulatoriale, mentre sperimentalmente era stata attivata in due reparti dell’ospedale di  Saronno e in cinque reparti di Busto.

A questo punto si parte davvero, con l’estensione complessiva a tutto il sistema, con il potenziamento della rete Lan (tranne a Gallarate, dove è già moderna) e con rete wi-fi ovunque. A Busto ci saranno 141 antenne, a dicembre 2019 si attiverà la Cartella dematerializzata in tutti i reparti. A Gallarate le 89 antenne arriveranno a coprire tutti i ventisette reparti e tre fronte office, la cartella digitale sarà attivata entro dicembre 2019 per la parte ambulatori ed entro aprile 2020 per i reparti. Saronno – già a buon punto – andrà a pieno regime entro il febbraio 2020 (ventotto le antenne wi-fi da attivare). E infine c’è il presidio di Somma, dove il tutto sarà completato entro aprile 2020 (sedici le antenne previste).

Il passaggio è un momento delicato, perché «avere un pezzo sul cartaceo e un pezzo sul dematerializzato può essere un problema». Per questo si procede con una scansione dei tempi che dovrà essere il più possibile precisa. Tra i vantaggi della cartella dematerializzata c’è l’assoluta certezza dei tempi registrati dal sistema, ovviamente ogni medico lascerà la sua firma digitale su ogni annotazione inserita in cartella.

Una operazione – quella della digitalizzione – che alla fine va a beneficio del paziente», assicura il Dg Eugenio Porfido, che insieme ai dirigenti tecnici ha presentato il progetto all’assessore regionale Giulio Gallera nel corso della sua visita a Busto.

 

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 09 Maggio 2019
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