“Se questo è amore?” al Lux di Sacconago per combattere la violenza
La serata è stata organizzata dalla Parrocchia di Sacconago e dall'associazione E.Va Onlus con il patrocinio dell'amministrazione comunale
Si è tenuto nella serata di mercoledì 15 maggio, al Teatro Lux di Sacconago, l’incontro “Se questo è amore?” per affrontare la sempre più complessa e difficile tematica della violenza di genere, in particolare nei confronti delle donne.
Il progetto è stata organizzato dalla Parrocchia SS. Pietro e Paolo di Sacconago e dal Servizio antiviolenza E.VA onlus, in collaborazione con l’Associazione Commercianti di Busto Arsizio e di Sacconago, l’Arma dei Carabinieri e il patrocinio del Comune di Busto Arsizio.
La serata è stata aperta dell’insegnante Giuliana Genoni, che sottolinea l’importanza di educare alla NON violenza fin da piccoli: “Gli uomini, i padri di famiglia, devono insegnare ai bambini a rispettare le donne, ad accettare un “no” facendogli capire che quel “no” non deve comportare nulla”.
Sono seguiti i ringraziamenti da parte dell’assessore all’inclusione sociale, Miriam Arabini a tutti i presenti e a don Claudio della Parrocchia di Sacconago, al procuratore della Repubblica Gianluigi Fontana, alla dottoressa Flavia Salvatore, pubblico ministero presso la Procura della Repubblica di Busto Arsizio, al Maggiore Marco D’Aleo in rappresentanza dell’Arma dei Carabinieri, al Comandante del Nucleo Operativo della Compagnia di Busto Arsizio, Tenente Alessandra Giardino e alla coordinatrice di Eva Onlus, Dottoressa Cinzia Di Pilla.
Significativa è stata la poesia letta dall’assessore Arabini, che riporta al capolavoro di Primo Levi “Se questo è un uomo”, di cui un frammento recita:
“Ditemi voi se questo è amore,
che ti fracassa le ossa,
che ti frantuma i sogni,
che ti rompe i denti,
che calpesta ciò che sei,
che non protegge,
non difende
l’immagine che hai,
non rispetta ciò che fai”
La proiezione di un video, sulle note di canzoni significative come “Gli uomini non cambiano” di Mia Martini e “Il peso del coraggio” di Fiorella Mannoia, ha ricordato la violenza nei confronti delle donne, che mina alla base la convivenza civile di una comunità che si fonda su norme volte a garantire, in primo luogo, i diritti umani.
Il pm Flavia Salvatore si è soffermata sul maltrattamento in famiglia e sullo stalking come i reati più frequenti, specificando che viene posta un’aggravante alla pena nel caso in cui, alle violenze inflitte, assistono i figli: “La presenza di minori durante le violenze è un evento molto frequente in quanto la sede principale di violenza nella maggior parte dei casi è quella familiare, ma frequente è anche la violenza in cui il soggetto in questione, il maltrattante, fa uso di sostanze stupefacenti e, – precisa il Magistrato – anche in questi casi c’è un aggravante alla pena”. Continua spiegando le varie modalità di minacce e molestie riportando alcuni casi significativi che ha trattato Lei stessa nell’attività lavorativa come Pubblico Ministero.
La dottoressa Cinzia Di Pilla, invece, ha tenuto a sottolineare i risvolti psicologici che una donna ha dopo aver subito un’aggressione o successivamente a violenze sessuali. Ha inoltre ricordato le diverse forme di violenza che non sono solo fisiche, bensì: “Dobbiamo riconoscere e denunciare anche la violenza economica e la violenza domestica, ma la violenza più insita che si possa subire e, purtroppo, anche la più difficile da dimostrare, è quella psicologica”. A dimostrazione di questo ha portato l’esempio di quando è andata in ospedale subito dopo l’aggressione ad una sua assistita, colpita da venti coltellate: “Alla mia domanda, assurda, – racconta la coordinatrice di E.VA onlus – “Dove ti fa male?” mi ha risposto ponendomi la mano sul suo cuore”.
In seguito alla visione del cortometraggio, scritto da Paolo Genovese, “Piccole cose di valore non quantificabile”, che ha chiuso la serata strappando un sorriso, è intervenuta il Comandante del Nucleo Operativo della Compagnia di Busto Arsizio, Alessandra Giardino, ricordando l’Arma sempre presente a servizio dei cittadini e l’importanza della denuncia, grazie alla quale le Forze dell’Ordine possono intervenire avendo già un quadro completo della situazione pregressa del soggetto vittima di aggressione o violenza.
“L’azione di Governance dell’Amministrazione comunale per una diffusa condivisione dei presupposti culturali necessari per combattere la violenza di genere si è concretizzata nella costituzione del Tavolo interistituzionale di contrasto alla violenza contro le donne ed è sicuramente una scelta importante per questi progetti” commenta l’assessore all’inclusione sociale, Miriam Arabini.
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