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I Verdi critici sul Bridge:”Gestione improvvisata”

Il gruppo Verdi del castanese è molto critico sulla gestione del periodo Bridge e chiede ai sindaci di prendere una posizione decisa in difesa del territorio

Agosto 2019

«Lo spostamento dei voli per tre mesi a Malpensa, tra l’altro nel periodo più critico dell’anno, è stato deciso senza il coinvolgimento dei comuni e senza l’elaborazione di un piano di valutazione di impatto ambientale, anche semplificato»: molto critica la presa di posizione dei Verdi del castanese sulla questione del Bridge, lo spostamento di tutti i voli di Linate a Malpensa da luglio ad ottobre.

Secondo loro, con l’aumento di voli (da 550 a 900 al giorno) e di passeggeri (da 90mila a 120mila al giorno), del traffico automobilistico e dei conseguenti congestione autostradale e peggioramento della qualità dell’aria, le attuali barriere per la protezione per la brughiera circostante saranno insufficienti. Inoltre, la loro preoccupazione si allarga anche al consumo di suolo – dovuto alla costruzione di aree di parcheggio provvisorie per far fronte all’aumento della richiesta di posti auto – all’incremento del costo dei taxi, alle difficoltà «croniche» di Trenord, «che non riuscirà a potenziare i treni ( sta vivendo una fase di tagli)» e, infine, all’aumento delle attese per gli imbarchi, dovendo calcolare il percorso per arrivare a Malpensa.

Di fronte a queste criticità, i Verdi ribadiscono che sarebbe stato meglio operare una «distribuzione maggiormente spalmata su più aeroporti, così  avrebbe potuto alleviare il disagio per i cittadini».

«Malpensa non ha mai mantenuto la promessa di diventare un hub a livello europeo, ma questo si sapeva, e non ha dato quei posti di lavoro che molti attendevano», continua il gruppo, che scongiura l’apertura di una possibile terza pista, giudicata come «il solito e inutile consumo del territorio».

Infine, il gruppo verde si appella ai sindaci del castanese, territorio già «seriamente minacciato a livello ambientale dall’essere la periferia di due regioni e di due ex province»: l’invito è di prendere una posizione di fronte «all’ennesimo sopruso commesso ai danni dei cittadini».

 

Pubblicato il 06 Agosto 2019
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